E
non venitemela a raccontare che nella vita tutto torna, che chi
semina vento raccoglie tempesta e che tutti i salmi finiscono in
gloria.
Bla,
bla, bla.
Avete
presente la canzone di Elio, vero?
Sì,
parlo di “Servi della gleba” e soprattuto della frase «lei è il
mio piccione ed io il suo monumento», applicabile non solo al
rapporto uomo / donna ma direi a tutte le relazioni interpersonali
che ciascuno di noi può allacciare nel corso della sua vita. Voglio
dire: potenzialmente possiamo diventare il piccione o il monumento di
chiunque, dal partner all'amico, dal capo al collega di lavoro. E non
sempre la cosa si traduce in una esperienza esaltante. Anzi.
Vi
parlo della mia di esperienza e vi racconto di “Miss Piccione” (e
va da sé che nella storiella che vi sto per raccontare a me sia
toccata la parte del monumento).
Miss Piccione in gran spolvero |
Per
strani casi della vita, qualche anno fa, con questo amabile (è detto
in senso ironico, ovviamente) personaggio si è instaurato un
sodalizio lavorativo che, come quasi sempre accade, all'inizio
sfiorava l'idillio e io, proverbialmente incapace a “decifrare” i
miei interlocutori, la vedevo quasi come una Madonna (non nel senso
della cantante): finalmente sul mio percorso, una persona che aveva
capito il mio potenziale e che aveva deciso di sfruttarlo in maniera
adeguata!
Sì,
sì... il mio potenziale l'aveva capito e l'ha pure sfruttato. Ma in
maniera adeguata PER LEI. Ora, non scendo nei dettagli ed eviterò di
deliziarvi raccontandovi gli epiteti con cui venivo chiamata o gli
episodi mortificanti che mi hanno visto protagonista, bontà sua: la
responsabilità è di Miss Piccione fino a un certo punto. Cioè:
posto che nessuno dovrebbe permettersi di trattare il prossimo come
se fosse uno zerbino (ma questo sta all'intelligenza del singolo),
toccava a me mettere dei paletti da non oltrepassare e far rispettare
quel divieto d'accesso.
Il transito di Miss Piccione... |
Avete
presente la scena di Pasquale (aka Lino Banfi) nelle vesti di
cameriere nel film “Vieni avanti cretino”? Ecco, lei era simile
al rude titolare del bar, il signor Gargiulo, che chiariva efficacemente la
sua intolleranza nei confronti degli errori con questo edulcorato
ammonimento: «Arricordate ’na cosa. Io me chiamo Salvatore
Gargiulo e se tu te sbagli 'na comanda, io te rompo er...».
Lei
era uguale, uguale, uguale.
Ebbene
sì: esistono anche nella realtà (e non solo nella finzione
cinematografica) persone così, che, per nascondere – in primis a
se stessi – le proprie frustrazioni e debolezze, fanno la voce
grossa e godono nel prendersela con chi incassa in silenzio.
Il
problema è che io non sono mai stata una remissiva ed il fatto che
avessi accettato per un certo lasso di tempo quella parte da serva
della gleba, non significava che avrei sopportato in eterno. Era
quindi inevitabile che prima o poi si arrivasse allo scontro diretto.
Ma questa è un'altra storia.
Nella
pagina facebook di questo blog (ecco, tra parentesi: questo blog da
pochi giorni ha anche una pagina facebook, quindi non avete
più scuse per NON fiondarvi nel cassonetto!) si disquisiva con la
geniale Claudia, dispensatrice di saggi consigli sui prossimi
argomenti da affrontare, sull'importanza di essere ironici e lei se
ne è uscita con questa grande verità: «Gli anni della scuola sono
stati molto utili perché mi hanno aiutato a capire che di solito chi
ti prende di mira è molto più sfigato di te».
Ecco:
mi piace pensarla così. Che la mia Miss Piccione sia una tale
poveretta che nella sua inutile vita non trovi maggiori soddisfazioni
che accanirsi contro il capro espiatorio di turno.
E
concludo prendendo spunto dalla testimonianza di Elisa che, sempre
sul nostro blog, racconta di non aver avuto il coraggio di confessare
alla sua ex migliore amica – da lei “definita elemento poco
stabile” – di non avere i suoi stessi gusti per non urtarne la
suscettibilità.
Che
senso ha autovietarsi di essere se stessi per compiacere qualcuno?
Non ne vale la pena!
Morale
della favola: cercate di non lasciarvi mai mettere i piedi in
testa... anche perché l'alternativa b è quella prospettata da Elio
sul finale della canzone citata (che per chi non la conoscesse,
termina con la provocatoria proposta: «Cosa devo fare? Mi vuoi
mettere una scopa in culo così ti ramazzo la stanza?»).
A
voi le conclusioni...
N.
B. = Vorrei soffermare la vostra attenzione sull'apparato
iconografico di questo post e soprattutto sui casi della vita:
trovare la foto di un piccione era cosa semplice, quella del
monumento scagazzato era impresa un po' più problematica tanto più
che in questi giorni qui diluvia che è un piacere (e poi il
soggetto, per esemplificare il concetto espresso nel post, mi
sembrava un po' banalotto). Ma mentre sei lì che pensi ad una
soluzione, vai a ritirare un pacco in posta cinque – minuti –
cinque e al tuo ritorno ti ritrovi Camilla (che è la mia macchina)
conciata così. Era destino che oggi scrivessi questo post!
Betta, la storia del piccione e del monumento, ma soprattutto la tua miss Piccione mi ha fatto proprio divertire e non nel senso di ridere sulle disgrazie altrui. Forse hai ragione tu... bisognerebbe imparare a sdrammatizzare nella vita per non farsi venire un fegato così o per non accopparne qualcuno... ma è così difficile...Comunque, grazie:mi regali sempre cinque minuti di spensieratezza! Elisa
RispondiEliminaP.S. Propongo un post al giorno...se puede?
Un fegato così? Non dirlo a me che al termine di quel diavolo di periodo dominato da Miss Piccione sono finita in ospedale (mortacci sua)!
EliminaPer quanto riguarda il post giornaliero... vorrei tanto anche io riuscirci e prometto che appena avrò smaltito un po' dei miei lavori da "filologa", mi dedicherò con più assiduità al mio, anzi al nostro cassonetto!
Dimenticavo: un grazie alla lesta fotografa Sara che, soprattutto quando si tratta di baggianate di questo tipo, non ha perso tempo e ha immortalato con piglio alla Helmut Newton, la scena pulp!
RispondiEliminaEccomi!!!Potevo mancare all'evento??????Cerrrto che no!!!!Riguardo alla citazione,il concetto potrebbe essere approfondito ancora di piu'...uno di quelli piu' accaniti nell'attaccarmi sulla mia apparenza poco gradevole ai suoi occhi(e dire che di cessi ce ne sono in giro,io non mi ritengo tale)e' in seguito diventato il mio migliore amico,la situazione si e' evoluta ed alla fine c'e'stata a distanza di qualche anno una pseudostoria(alla harry ti presento sally)allora ho capito la grande verita'....la volpe quando non arriva all'uva dice che e' acerba!!!
RispondiEliminaHai ragione, Claudia... nel caso di rapporto conflittuale uomo / donna quella che hai raccontato tu è un'evoluzione che ci può stare, ma tra donne questo epilogo alla «sole, cuore, amore» (hai presente la canzone di Valeria Rossi di qualche anno fa?) non può esserci.
EliminaCirca la massima della volpe e dell'uva... quanto hai ragione! Solo che mi dimentico sempre di applicarla, quando mi capita di ricevere qualche attacco un po' maleducato. In genere in quei casi ha la meglio il mio istinto hooligan...
A volte sei il piccione a volte la statua sentenzia una simpatica calamita che capeggia sul frigo della nostra cucina. E' dura essere statua ma, come insegna il post l'importante é capire di esserlo per sovvertire la situazione e fare una solenne pernacchia in faccia al pestilenziale pennuto! Brava Betta!
RispondiEliminaA volte capita che la pazienza e l'educazione nei confronti di qualcuno vengano erroneamente scambiate per sottomissione,facendo credere a queste persone di essere il perno intorno al quale ruotano le nostre vite...quando ormai stanchi di sopportare(giustamente)e supportare angherie e prepotenze gratuite alziamo la testa riportando i piatti della bilancia allo stesso livello questi soggetti perdono la stabilita' che si erano creati e la classica reazione e' quella di prendersela con la fonte di tale disagio(cioe' il malcapitato che ha osato reagire)da cio' e' facile dedurre che l'anello debole della situazione sono loro,perche' non si puo' costruire nulla senza le solide fondamenta del rispetto e della fiducia.Costruire rapporti su egoismo,sopraffazione dell'altro,sulla scarsa o nulla considerazione delle sue idee o del suo modo di essere equivale a vendere aria fritta ...cioe'non esistere....buona notte... ;)
RispondiEliminaMomenti di ira funesta nel corso dei miei 26 anni sono stati molti.... ho deciso di raccontarne uno che poi pensandoci ora mi fà sorridere....
RispondiEliminaEra il mio primo anno di superiori e quindi tra compagni ci dovevamo ancora conoscere...
Per qualche tempo una mia compagna di classe continuava a far paura alla scuola, spaventando ragazzine appena uscite dalla terza media e dicendo che se qualcuno le avesse mancato di rispetto non si sarebbe fatta problemi ad appiccicare al muro maschi o femmine....
Io continuavo ad evitarla e quasi non ci rivolgevamo la parola.
Un giorno le viene in mente di spingere una mia amica facendola cadere per le scale.... mi dirigo verso la mia amica, mi assicuro che lei stesse bene, fulmino con lo sguardo questa simpaticona e lei mi risponde.... " e tu che c....o ti guardi?? cerchi grane? "
Io mi avvicino e con un sorrisino le dico.... "ma chi ti credi di essere?"
Nel frattempo intorno a noi la folla... si temeva il peggio!
Lei alza il braccio, voleva colpirmi... ma un treno fumante si accese dentro di me!!! Afferro il suo braccio la scaravento per terra e lei improvvisamente da toro scatenato diventa una pecorella smarrita che scappa impaurita!!!
Tutta la scuola che stava assistendo alla scena esulta e mi acclama come se avessi vinto la coppa dei campioni!!!
Riuscite ad immaginare come mi sentivo in quel momento??? MI viene la pelle d'oca ogni volta che ci ripenso!!!
Adesso che apprendo questo aneddoto della tua adolescenza, capisco molte cose...
EliminaDevo dire la verità, non mi vengono alle mente aneddoti da poter rendere divertenti...quindi,scrivo due righe solo per dire al "PICCIONE" di mio fratello che ho passato tanti tanti anni di angherie,sottomissioni e forzature "KEN SHIROniane" ma anche in famiglia prima o poi si smette di essere monumenti!!!! e io smessi!!!
RispondiEliminaDA qui, cara BETTA il mio urlo disperato al tuo post del tatuaggio!
Io l'ho sposato un folle fan di Ken Shiro... che ogni tre per due mi fa gli agguati simulando presunte competenze in arti marziali o quel che sono acquisite alla divina scuola di Okuto...
EliminaAnzi... cara Betta,visto che hai accennato alla Gleba "mi ci hai" fatto venire in mente una frase che mi viene ogni tanto alla bocca quando (tornando al cassonetto lavorativo) la piu' altezzosa delle impiegate che,non alza mai il culo per andare in produzione ... e altre mansioni a cui dovrebbe adempiere... quella volta l'anno che accade cio'(e cè un tornaconto sicuramente..) la guardo basita(gli dedico mentelmente un inchino)e a mezza voce e denti stretti dico ..."benvenuta tra la plebe!!!"
RispondiEliminaPS: non ho tempo di rileggerlo,ho la piccola da ritirare a scuola!spero di essere stata spiegata...
FraAle, i tuoi aneddoti non ci deludono mai (anche quando devi scriverli di corsa per motivi di forza maggiore... suonano ancorapiù veritieri) !!!
EliminaMolte volte sono stata monumento!....e ho lasciato che il piccione femmina o maschio approfittassero della mia pazienza!!! Ma per me e' valso il proverbio" stai sulla sponda del fiume e aspetta prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico"......a me e' successo e da quel momento ..........qualche volta riesco a essere PICCIONE! Come questi di piazza delle ERBE! Dove? Ma a Verona!!! Coraggio all'ospedale nel tuo caso mandiamo il PICCIONE malefico!!!!! MATUSA 55
RispondiEliminaIo mi "zerbinizzo" in amore... è più forte di me:pur di non lasciare scappare l'uomo che amo, faccio di quelle stronzate che il tuo rifugio nel cassonetto dello sporco è niente... oddio, forse a pensarci bene, in quell'episodio specifico sei riuscita a battermi. Ah! Ah! Ah!!! Cinzia
RispondiElimina... e sono primati anche questi!
EliminaRitornando alla foto scattata da me.... mi chiedo.... ma che cavolo aveva mangiato quel piccione????? è stato vittima di un'attacco di dissenteria acuta????
RispondiEliminaHai proprio ragione, Betta: NESSUNO dovrebbe mai perdere la propria dignità nel non farsi rispettare dal prossimo, chiunque esso sia, dal coniuge all'amico passando per il capo. E'il post che finora mi e'piaciuto di piu'. Anna Luce '69
RispondiEliminaEh ma Betta, non tutti hanno il coraggio che per dire hai dimostrato tu. Io ad esempio sono una cagasotto non ce la faccio a cambiare una situazione che dopo anni ancora mi fa soffrire, anzi più passa il tempo, più ci sto male. Fede
RispondiEliminaCara la mia Fede, anche io la pensavo come te un anno e mezzo fa. Poi il mio soggiorno ospedaliero (cosa che non ti auguro, quindi spero tu riesca a correggere il tiro prima) mi ha dato quel coraggio che pensavo mi mancasse. Forza!
EliminaBeta hai proprio ragione molte volte da esperienze negative si trova la forza e il coraggio per diventare piu' forti e combattere i problemi che tanti PICCIONI malefici ci arrecano.e quindi cercare di non soffrire piu' !!!! E soprattutto. ..........non ammalarsi per loro o stare male. Questo vale anche per Fede.! Matusa 55
RispondiElimina... è che alcune volte, applicare queste perle di saggezza non è semplicissimo!
EliminaQuando non si reagisce è perchè non è ancora il momento... Ogniuno di noi fà lo zerbino per il tempo che concede a se stesso di farlo..ogniuno ha un suo limite di sopportazione in ogni situazione fino a quando arriva" a livello"..all'ora non ti ferma piu nessuno e li " son c***i"... poi ci sono cose ( tipo la perdita di una persona cara) che ti fanno tirare fuori le palle e hai il bisogno di "darti" una svolta.. ti danno modo di elaborare dopo il dolore l'importanza di... cosa... di chi...del non ne vale la pena... e non si è piu disposti a farsi schiacciare..Chi piu chi meno, internamente cambia,anche nelle piccole cose...chi piu chi meno da quel giorno guarda diversamente la vita... e perchè no, è anche meno disposto a fare lo zerbino..
RispondiEliminaEsatto, FraAle... hai perfettamente espresso quello che avrei voluto aggiungere anche io.
EliminaDopo la scomparsa improvvisa di una persona che io stra-amavo, qualche anno fa, per me è iniziato un periodo molto difficile, odiavo il mondo e pensavo di essere stata vittima di una ingiustizia troppo crudele. Poi, dopo aver toccato il fondo, ho iniziato, quasi senza accorgermene, un percorso di "rinascita": oggi sono distante anni luce da quella che ero e credo che se lui da lassù mi vedesse, sarebbe molto orgoglioso di me!
Il fatto però è questo: quando si tocca il fondo, devi avere la forza di darti la spinta per risalire. In caso contrario, sul fondo ci rimani.
Perdere una persona cara, è devastante...Riguardo il non risalire il fondo,hai perfettamente ragione Betta devi trovarne la forza...purtroppo chi non ne esce cè... ma Betta ti dico questo,è venuto a mancare mio papà (tu sai cosa vuol dire) dopo 4 anni è ancora la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l'ultima a cui penso prima di addormentarmi( perchè certe cose si tengono li,nel cuore e non nel cassonetto) ma sono risalita... x me,x le mie bimbe e mio marito... da genitore però ti dico che se dovesse succedere qualcosa alle mie figlie..non so come e se ne uscirei... credo che rimmarei sul fondo... poi ogni caso è a se e ci sono problematiche differenti nella vita di ogniuno,il discorso verrebbe lungo, triste e troppo serio x poterlo trattare con ironia..
RispondiEliminaQuindi donna, vedi di preparare un altro Blog che così ci tiriamo dinuovo sù!!!!
Nel prossimo, che sarà pronto a giorni, mi butterò sul sentimentale... tu che ne dici?
EliminaAmmmmore, siiiiiiiii! La Beta si sbottona? paola
RispondiEliminaNon mi mettete l'ansia da prestazione, ragazze!
EliminaDolcezza ti dico: tu fai, noi ti seguiamo! Le donne vere si adattano a tutto!!! magari ti mangerai le dita x qualche errore d'ortografia o punteggiatura usata nel modo sbagliato...ma qualche soddisfazione di la verità ,che te la diamo... ;)
RispondiElimina(pensami mentre, come Mila mi sfrigulo con la mano la capoccia, fuori la lingua e le gote arrossate..hihihi!)
Molto più di solo "qualche" soddisfazione... sei proprio un personaggio, FraAle, e concordo con Matusa 55 (che tra l'altro: che fine ha fatto?): dobbiamo organizzare una pizza a metà strada!
Elimina"Cercasi Matusa 55 disperatamente"
RispondiEliminaMatusa!!!!!!
Bella!!!do' stai!!!!!
:))))))
Ghe son,ghe son cara Betta......ero temporaneamente occupata nel sociale!!!!!! Mi associo a FraAle dicendo che noi donne vere ci adattiamo a tutto,personalmente anche a fare un viaggio noioso pur di mangiare una pizza con Voi alla faccia delle PICCIONE malefiche!!!!!! A quando il prossimo blog? Ciiiaaooooo! Se vedemo! Non sono errori ma il mio dialetto MATUSA 55
RispondiEliminaMa non eri veneta, Matusa? O sei genovese? Dave
RispondiEliminaCaro Dave sono veneta DOC! Perché mi fai questa domanda? Forse perche' ho scritto se vedemo che potrebbe sembrare anche genovese? In veneto si puo' dire o vedemo o vedaremo!,,!!Scegli tu quale ti piace!ciao!!!!!MATUSA 55
RispondiEliminaBrava Matusa 55, sistemala tu tutta questa gente che mette in dubbio le tue origini (anche se, onestamente, ti devo dire che il sospetto era venuto anche a me!)...
EliminaCiao MATUSA 55!!! IO HO ORIGINI VENETE!!! LA MIA MAMMA ES è VENETA DE VENESIA, E IL MIO POVERO PAPà DI Agna (PD)!!!!
EliminaNon posso crederci!!!!Sono riuscita a farvi sospettare sulle mie splendide origini venete!!!il fatto mi diverte molto!!! Te dare Betta te dare!!! Ti saluto e ti invio basetti e basetti Matusa55
RispondiEliminaLe' per quelo che setto cosi' simpatica! Cara la me FraAle. Se sentiremo presto. MATUSA 55
RispondiEliminaMa siete tutte mute? OSTREGA!! Battete un colpo ! Non e' che il piccione malefico vi abbia importunato?matusa 55 CIAO
RispondiEliminaAHAAHAH!!! MATUSA 55, Sè UN MITO!!!! BELLA, TI
RispondiEliminaL-O-VVVVVVV-O!!!!!
Sembriamo quattro BETONEGHE (includendo affettuosamente anche la Sara e FraAle)...dico bene, Matusa 55????
RispondiEliminaDici proprio bene!!!!! Ma vuoi mettere delle forze della natura come noi,cosa riusciamo simpaticamente fare?DELLE BETONEGHE come noi sono da invidiare........ciao ciao Matusa55
RispondiEliminaCome darti torto?!?
EliminaVi abbandono per qualche giorno e scopro di essere diventata un membro di un club di BETONEGHE !!! Wowwwww !!! Sappiate che venerdì scorso ho rischiato di picchiare un ragazzo e una ragazza che molto simpaticamente mi hanno insultata e aggredita .....loro avevano l'appuntamento alle 14 e sono arrivati alle 15 pretendendo i loro trattamenti.. Ma io ho tutti gli appuntamenti incastrati e 1 ora di ritardo non è ammessa!!! Ad un certo punto mi trasformo nell'incredibile Hulk e mi difendo spaventandoli perchè ad un certo punto mentre mi insultano indietreggiano e si dirigono verso l'uscita!!! Ahhhh come mi sentivo bene dopo.... leggera e senza pensieri!!!! Ogni tanto perdere la pazienza fà bene alla salute!!!!! Sara
RispondiEliminaAlla buon'ora! Ma si sta tutto 'sto tempo senza passare dal cassonetto? Fai che dire che in caso di emergenza, sai di poter contare su tre agguerrite betoneghe (tu sai cosa significa la parola, vero????) ... quanto meno su una (per questioni di vicinanza geografica)!!!
EliminaAhahah!!! diciamo che,tenedo conto dell'altezza spaventi anche tu sola cara Betta...
RispondiEliminaSara...come riesci a trasformarti da scriciolo a incredibile Hulk????
Se tu vedessi Sara al volante (per citare una situazione esemplificativa) ti ricrederesti: il suo potenziale distruttivo è inversamente proporzionale alla sua mole!
EliminaBrava Sara! E' cosi' che bisogna fare!!!! Quando ci vuole........ ci vuole!!!! Anche da mi i ritardi non sono concessi, manco una volta!........pero' ghe son delle persone che penso mi! Non abbiano la sveglia da vardar!!!!! Matusa 55 ciao e anche betonega! Ciao
RispondiEliminaMatusa55, tu che sei saggia, senti qua: stanotte ho sognato Miss Piccione...sfornami una tua perla di saggezza per smettere di pensarci!
EliminaCerto che só cosa vuol dire anche se è un'espressione usata al nord e le mie origini sono del sud!! In Calabria ci possiamo definire.... "le quattro commare" !!!!! Comunque la prossima volta che mi capita una cosa del genere ti avviso promesso!!! Sara
RispondiEliminaBrava comare... nella buona e nella cattiva sorte: così almeno se ci gonfiano, soffriamo insieme!
EliminaBetta se Miss Piccione ti e' comparsa in sogno!!! Se stava evacuando (come mi penso) dalle me parti vuol dire che porta fortuna !! Se no lassa perder gli incubi e pensa a noi quattro Betoneghe che Miss piccione ce la mangeremo con una bona polentona! Ciao
RispondiEliminaOramai ho sviluppato una elevata forma di dipendenza dalla tua saggezza, Matusa (ti riconosco anche quando non ti firmi!)...
EliminaA grande richiesta..... il motto delle 4 cummari direttamente dalla CALABRIA !!!!!
RispondiEliminaA E I O U CIUCCI BELLO CHISSI TU, SUPA LA TERRA DELLU PAPPù, UGUAL'ATTIA NUN DAVA CHIù !!!!!!!!
E con questa le quattro betoneghe - cumari hanno pure il loro slogan...
EliminaSora Lella, non è che ti interessa far parte del gruppo?
Cerrto che siiiiiiii!!!!!
RispondiEliminaPer me sara' un immenso piacere ed onore!!!! ;)
Questa e' l'italia che voglio senza confini e con tanta voglia di ridere insieme!!!
Ed ecco a voi, siori e siore, le CINQUE BETONEGHE-COMARI:
EliminaMatusa 55, Sora Lella-Claudia, Sara, FraAle e buzzicona Betta, dal Piemonte al Veneto passando per la Lombardia e il Lazio... ma chi ci ferma più?
Neanche l'uccello molesto!!!! Anzi quello invece di fermarci ci fa aumentare in tutte le regioni e isole comprese! Betta ma questo non era un vostro slogan piemontese vera? Me l'area de si! Saluti e salute a tutte!!! Matusa55
RispondiEliminaViva le betoneghe italiane in lungo e in largo(io sono il largo)!!!
RispondiEliminaAnvedi ao!!! semo le tuse bedde de mamma!!!! e chi piu ne ha piu ne metta! w le cassonetto girl!!!!!
"LE CASSONETTO GIRLS"... da oggi noi cinque siamo le Cassonetto girls...e andiamone fiere!
EliminaCiao a tutte!!!!!Io mi associo a FraAle riguardo al largo(diciamo che si fa prima a scavalcarmi che girarmi intorno!)ma alla fine sti ca..i come dice Maurizio Battista.Allora che giornata avete passato??
RispondiEliminaAbbbellla! Una giornata all'insegna di discussioni per ricevere pagamenti che mi spettano... e poi la gente si stupisce che mi sia venuta la pancreatite: fatevi un giro nella mia vita e capirete le rotture di co....oni!
EliminaPensa Betta quante come noialtre vorrebbero avere la fortuna di essere "LE CASSONETTO GIRL" e puarine non hanno niente e nessuno per raccontare e buttare.........nel cassonetto,perché' non lo sanno !!! Semo proprio fortunate e fiere parche' semo un bel quintetto!!!! Matusa55
RispondiEliminaIo non ti scrivo mai ma ti seguo sempre e ti trovo geniale...Betta for president. Simo
RispondiElimina... mi "basterebbe" essere la vostra blogger del cuore!
EliminaGrandissima Matusa!!!!Siamo il quintetto piu' bello del mondo... e ci dispiace per gli altriiii che sono tristi,che sono tristi perche' non sono come noi!!!!Betta...ecco un'altra affinita'..ci devono dei soldi che ci spettano eppur dobbiamo sudarci qualcosa che comunque e' nostra....ma si dai basta che c'e' la salute..ahahahahahahahahha(ho fatto la battuta,ho fatto!!!!)Buongiorno Cassonetto Girls!!!!
RispondiEliminaAhSoraaa! Da te mi aspetto anche un bel "ma che ce frega, ma che ce importaaaa"....eh???
EliminaMa che ce frega,ma che ce 'mporta si nun ce danno manco 'na piotta....e noi je dimo e noi je famo nun ce pagate e noi ve se...inc....o!!!!!Scusate il francesismo!!!!Ahahahahahahah!!!
RispondiEliminaMa io ti adoro!
EliminaEd io ti lovvo!!!
RispondiEliminaState tutte bene? Mi anca! Xero preoccupa' par non aver visto pi nessuna commentassion,se dira' cosita mah?!? Sarete mica andate tutte in vacanza? Mi mancate!!!MATUSA. 55
RispondiElimina