venerdì 20 luglio 2012

COME SOPRAVVIVERE A UNA DEGENZA OSPEDALIERA – PRIMA PARTE

Nel Cassonetto della Betta non si parla solo di argomenti leggeri, già ve l'ho detto. Possiamo affrontare qualunque argomento, ricordo, esperienza personale, anche quelle più tristi e angosciose, purché il fine ultimo sia quello di sdrammatizzare ed ironizzarci su. Questo non perché siamo dei decerebrati, noi Cassonetto's people, ma perché sono convinta che se non cerchiamo di vivere prendendo ciò che ci capita con ironia, la vita ci passa sopra come uno schiacciasassi. E non è bello.
Circa un anno fa, proprio in questo periodo, sono stata ricoverata d'urgenza. Ero reduce da un periodo di fuoco, lavorativamente parlando: il sodalizio con Miss Piccione (di cui già vi ho parlato) mi aveva davvero piallata, sfornavo con magna soddisfazione libri su libri, china sui miei codici antichi 20 ore al giorno ma mi ero del tutto dimenticata nel frattempo di condurre anche una vita. A ricordarmelo ci hanno pensato delle coliche lancinanti sopraggiunte all'improvviso in un afoso pomeriggio di luglio. Per farle calmare non è valso nemmeno sciropparmi originali mix di antidolorifici che avevo sotto mano. E a poco è servito ripetermi che da lì a due giorni sarei partita per le tanto sospirate vacanze e che sarebbe passato tutto.
Altro che mare, sole, sabbia, Puglia... si stavano per spalancare per me le porte del “Degli Infermi” di Biella ed aveva inizio un periodo alquanto in salita, che non auguro nemmeno al mio peggior nemico.
La mia cartella clinica, a rileggerla ora, era davvero imbarazzante ma quel “soggiorno” ospedaliero ha contribuito a farmi prendere coscienza della necessità di un cambiamento radicale.
Il mio corpo già se ne era accorto e urlava “Game over!” a squarciagola da tempo ma io, troppo presa da scadenze, bozze da correggere, libri da presentare, non lo avevo considerato.
Errore enorme!



Le persone intelligenti (e scusate la modestia, ma in tale novero mi ci metto pure io) però imparano dalle cazzate che fanno e come già diceva il buon Albert«Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie» – quell'episodio, oltre a farmi rivoluzionare la mia personalissima scala di valori, mi ha permesso di trovare il coraggio di girare pagina, di invertire radicalmente la rotta.
E così ha avuto inizio il “New Deal” della Betta.
Durante la mia convalescenza, ripensando a quei giorni, ho “partorito” questo racconto dove realtà e finzione, esperienza personale e fantasia si fondono in una specie di favoletta esopica dalla morale super importante: «WAKEUP AND LIVE NOW», per dirla alla Bob Marley.
A voi la prima parte!




Eccomi qui, distesa su questo letto d'ospedale come se fossi il Cristo del Mantegna!
Sono arrivata al pronto soccorso circa due ore fa, salutando tutti gli astanti con un saggio del mio vocabolario formato per il 95% da imprecazioni colorite. E dire che nella vita tutti mi pensano una severa e morigerata insegnante di latino nel più rinomato liceo cittadino.
Oramai ho perso il conto. Cosa sarà? La quarantacinquesima colica questa? Magari quando arrivo a cento avrò diritto a un premio.
E questa adorabile fanciulla con un contenitore di plastica in mano? Di nuovo? «Benedetta signorina, quante volte ve lo devo dire? No, non sono incinta». E comunque – penso – se continuate a chiedermelo mentre io sono qui piegata in due dal dolore, significa che esiste una remota possibilità che ai primi mesi di gravidanza una porti via un male del genere e quindi mi sentirei di escludere l'eventualità di diventare madre in un futuro più o meno prossimo.
«Se proprio ci tiene tanto – tornando a rivolgermi all'infermiera, lentigginosa, capelli color miele, minuta, costantemente col sorriso stampigliato manco avesse una paresi facciale (se avesse avuto anche due codini sarebbe stata la reincarnazione di Candy Candy) – appena avrò finito di contorcermi, ci riprovo».
«Dottore? Scusi? Qualcuno?». Diamine!
Non avevo calcolato che varcata la soglia di questo posto, si entra in una nuova dimensione spazio-temporale. I minuti sembrano ore e ho la sensazione di essere qui da giorni. Possibile che non transiti nessuno?
Alla fine, eccolo: tarchiato, dotato di una voce musicale come il rumore delle unghie sulla lavagna, con due fondi di bottiglia al posto degli occhiali e una fiatella imbarazzante.
Inizia a visitarmi solo con l'imposizione delle mani. Ma chi sei? L'assistente del divino Otelma?
A seguire, una sessione di domande a raffica, roba che se mi avessero dotata anche di cuffia, avrei detto di trovarmi al cospetto di Mike a “Lascia o Raddoppia”.
Il medico tritanervi, piacevole quasi quanto il venire sorpresi da una forma fulminante di congiuntivite il 15 di agosto mentre si è in riva al mare a strafogarsi di impepata di cozze, prende lo stetoscopio. E dopo cinque minuti passati a tirare fuori la lingua e a dissertare sulla mia regolarità intestinale, se ne esce con un: «Sarà incinta». Aridaje!
Non gli sto a spiegare che non ho il minimo dubbio al riguardo dato che sono sfidanzata da un anno e non praticante su per giù dallo stesso periodo ma preferisco sorvolare sui dettagli della mia vita sessuale e rimango in silenzio. A meno che io non sia una novella Madonna (e non intendo la cantante). Mi limito a fissarlo. Lui mi guarda. Impassibile. La temperatura della stanza scende sensibilmente di almeno una decina di gradi.
Sono furiosa. Per calmarmi adotto la tecnica che applico con successo al computer quando mi si impalla: clicco compulsivamente su OK sperando nel miracolo. Opto per essere accondiscendente onde evitare ulteriori discussioni.
«Non si preoccupi – conclude – tra un paio d'ore è fuori». Il pronostico si sarebbe rivelato attendibile quasi quanto l'affermazione: l'Alaska pullula di lemuri. Ma forse il dottor Ross dei miei stivali (avete presente chi intendo? Massì, il sex symbol americano di E.R. che talvolta bazzica sul lago di Como) intende dire che tra due ore andrò completamente fuori di testa.
Ma per avere una flebo di antidolorifico, devo fare domanda su carta bollata?
Alzo gli occhi al cielo in preda alla disperazione e incrocio quelli della mia Candy Candy, che, apprendo dalla targhetta, si chiama Agnese.
«Respira... adesso passa», mi dice. Mi sentivo come quando sei su un aereo intercontinentale che per qualche strana anomalia mentre sta per sorvolare l'oceano deve fare un atterraggio di emergenza e le assistenti di volo si sgolano a ripeterti «No panic» infinocchiando i passeggeri con le peggio scuse cui nemmeno un poppante abboccherebbe mentre a te verrebbe solo da dire «“No panic” a tua sorella!».
Apprezzo comunque il suo sforzo di calmarmi.


58 commenti:

  1. Beh che dire...la mia sola esperienza ospedaliera(ringraziando Dio!!)e' stata quando e' nata la principessa....Capisci in quei momenti di essere solo un numero fra tanti,perdendo dignita' e personalita' sei solo una rompiscatole in piu' che chiama e obbliga le infermiere a lasciare la loro postazione caffe'magari per chiedere una mano col pannolone visto che hai partorito da poche ore,sei piena di punti ed in piu' devi portare il catetere per quasi un giorno e fra poco ti portano la creatura che ti lasciano li senza nemmeno un minimo di istruzioni per l'uso...(l'aiuto fornito da loro consisteva nel tirarti il pannolone sul letto e di tornarsene in postazione della serie:arrangiati!).Hai la piena consapevolezza dell'abbandono e del freddo disprezzo quasi stessi facendo una vacanza in un resort e loro sono costretti a servirti la colazione....il mio sfogo e' un po' amaro,lo so ,ma questa e' solo una delle cose accadute in 3 gg circa in cui ho forzatamente"alloggiato"li.Durante il travaglio ti danno la purga per liberare l'intestino e poi ti lasciano su un lettino venendo a controllare ogni tanto i cm di apertura,all'improvviso alle doglie si unisce il mal di pancia,devi scappare in bagno ,sei su un lettino alto ,per scendere hai bisogno dello scalino,chiedi aiuto,dici che devi andare in bagno e ti senti rispondere:beh vai,mentre sei in bagno(dopo svariate manovre per riuscire a raggiungerlo cercando di provocare meno disastri possibili)senti bussare alla porta dicendo di sbrigarsi perche' devi fare il monitoraggio...ma vaffanc...
    Il giorno dopo che e' nata la bimba (dopo una notte insonne causata dal fatto che ci hanno lasciato i cuccioli fino all'una di notte che piangevano disperati visto che nessuno si e' degnato di spiegarci le tecniche di allattamento!!!! >:( )la mattina alle 5 ci svegliano per il controllo della temperatura e per sistemare i letti....beh non sto a dirvi che inserviente pazzoide mi e' capitata...mi ha fatto alzare di scatto dal letto(io ancora semi impossibilitata a muovermi visto che oltre al numero non quantificabile di punti avevo avuto una brutta emorragia con conseguente abbassamento dell'emoglobina a livelli bassissimi!!)solo per cercare un caz.o di termometro che era andato a finire tra le coperte,nel frattempo mi urlava in faccia tipo il sergente di full metal jacket di andarmi a dare una lavata visto che ero tutta sudata(senti tu cogliona patentata secondo te il 22 giugno con tutto il metabolismo sfasato dal parto e dal postparto alle 5 di mattina dopo aver dormito(FORSE)4 ore mi alzo da un letto di ospedale che profumo di rose?????)la mia risposta pero' non e' stata questa ahime' perche'l'unica cosa che ho fatto e'stata quella di caderle quasi addosso per la debolezza e ricordo solo le urla delle compagne di stanza che inveivano contro la stronza cercando di farle capire di aver esagerato un po'.Fortunatamente e' passata adesso dico che la bimba l'ho avuta con la raccolta punti(battuta ad oc visto che ho lavorato in un supermercato dove le raccolte punti sono all'ordine del giorno!)L'unico augurio che puoi fare a chi vuoi bene e' quello di non varcare la porta di un ospedale(per me si va nella citta' dolente,per me si va nell'eterno dolore......parafrasando Dante e la porta del suo Inferno)Ciao ciao!!!

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    1. Claudiaaaaaaaa: dopo aver letto la tua esperienza, le possibilità concrete che io dia alla luce un erede scendono esponenzialmente!

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    2. Non e' detto che la mia esperienza sia lo standard...a me e' servita per ironizzare ancora di piu' sui (in confronto minuscoli)problemi quotidiani....Della serie
      :non c'e'mai fine al peggio,e poi di tutta la tragicomica vissuta mi e' rimasta la cosa piu' importante:UNA BIMBA STUPENDA CHE E' TUTTA LA MIA VITA!!!(e poi sappi che ho omesso anche qualche cosa!ahahahhahahhahahaha!!!!)

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    3. Io il parto non lo ricordo un'esperienza così negativa, sarà che non è la mia la pancia che hanno tagliato, ma devo dire che siamo stati coccolati tutto il tempo dalle infermiere e da tutto il personale medico, ostetriche comprese, dure, ma gentili e disponibili, soprattutto col secondo figlio!
      Un papà stanco ma felice!

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    4. Grazie "papà stanco ma felice"... la tua testimonianza mi rasserena!
      E grazie a te, i "Cassonetto's boys fedelissimi" salgono a TRE!
      Wow!
      Son cose!

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    5. Cara Betta,se posso dire la mia e tentare di tranquillizzarti in merito sappi che se hai sopportato le coliche renali i dolori del parto ti faranno un baffo!!Ovviamente la vita volle che io facessi entrambe le esperienze.Quattro coliche renali,litri di flebo e contorsioni che il mio corpo non credeva nemmeno di saper compiere... e ho pure dovuto vomitare sangue prima di "dare alla luce"quel sassolino che infestava il mio rene destro(e che ad oggi credo ancora di conservare in un barattolino di vetro disperso in uno dei miei armadi).Solo qualche ora di tosto travaglio e una leggera "svomitazzata"proprio in faccia all'ostetrica(presente la scena delll'Esorcista...esattamente così..)per poter tenere tra le braccia laMArta e ilLorenz.Insegnamento acquisito dalle esperienze di cui sopra:il DOLORE si SOPPORTA MEGLIO se lo affronti per dare alla luce una parte di TE(si,lo so che anche il calcolo era una parte di me...ma vuoi mettere??)
      Ah...sempre in merito alla gravidanza,sempre per tranquillizzarti e per seguire la svolta piccante lanciata qui e là da queste parti,vorrei dirti che la gravidanza nn è mica poi così male...oltre alle nausee,ai piedi gonfi e alla sensazione di non riuscire a stare in equilibrio da nessuna parte...in alcuni FORTUNATISSIMI CASI permette di vivere gioiose,appaganti e spensierate esperienze felicemente causate dall'impennata della LIBIDO!!!Capisciammè:O)
      Sissy(laSilvia di FB)

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    6. Ma il Signore ti benedica, cara!
      Dopo aver letto su questo blog e sentito da parenti, amici, conoscenti, parenti di amici e amici di conoscenti i peggio racconti (che poi voglio dire: da che mondo è mondo, si partorisce da sempre...ora, farà anche male ma arrivare a dei racconti dell'orrore mi sembra un po' troppo!) ho iniziato davvero a preoccuparmi ma dopo aver letto il tuo, lo tengo per buono (tanto più che tu hai provato entrambe le esperienze) e derubrico tutti gli altri.
      E spero, detto fra noi, di poter rientrare in quei "FORTUNATISSIMI CASI" di cui parli!!!!!
      Ritorna presto Sissy, che sei proprio forte!

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  2. Fantastico.
    ...comunque credo di aver capito la parte della storia non rispondente a realtà!!
    ...comunque sei sempre il n. 1!!!

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    1. Dato che ho indossato le vesti da "Maga Maghella" e ho scoperto (con grande gioia) chi sta dietro a questo "Anonimo", vi racconto cosa mi ha suggerito il suddetto.
      Secondo voci di corridoio (guarda come tutelo il tuo anonimato, caro il mio arch.), a questo blog mancherebbe un po di PEPE, e cioè dovremmo parlare anche di argomenti piccanti...
      Voi cosa ne dite?
      La pensate come lui?
      Attendo opinioni!

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    2. E' proprio vero: sei sempre la NUMERO UNO, non ci sono cazzi!
      Paola

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  3. Betta cara Maria Santa che bel post!!interessante. PARCHE' te de un bel esempio di intelligenza cioe' da na roba o esperienza brutta come la tua gheto capio che el se po' trovar degli imput che ci possono rendere ancora piu' forti e lasciasse spazio alle robe nove e a inventarci una vita piu' semplice e felice senza angoscia!! Evviva la BETTA. MATUSA 55 ma che fine hanno fatto le altre Betoneghe?

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    1. Matusa! Mi sembra un secolo che non comunichiamo! Tutto bene, betonega?

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  4. In effeti, hai spaventato anche me Claudia!
    Dai che sono facilmente suggestionabile... tu cosa hai avuto, Betta?
    Francy

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    1. Così facciamo il Cassonetto della Lagna, Francy!
      Rispondi a questa domanda: secondo te, perché ho scritto il racconto? Se stai rispondendo: «Per non stare a spiegare nei dettagli i cazzi miei per filo e per segno», hai centrato perfettamente l'obiettivo!
      ... però se mi lasci un numero di fax ti giro la cartella clinica, così ti documenti!

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  5. L' importante è trovare sempre un lato positivo... Betta ha capito ciò che è realmente importante nella vita ed ha iniziato a cambiare registro, Claudia ha una bambina che sarà per lei fonte di gioia e soddisfazioni!
    Quindi possiamo dedurre che non tutto il male vien per nuocere...
    Non posso descrivervi, con dovizia di particolari, tutti i miei ricoveri (che sono davvero innumerevoli)ma voglio raccontarvi due anedotti in proposito:
    - Ricovero a Torino... sono molto giù perchè sono in attesa di un intervento davvero importante, entra nella stanza una suora reggendo fra le mani un contenitore nel quale troneggiano forbici e lamette, mi dice che mi deve preparare per l' intervento (al collo) e inizia a tagliare ciocche di capelli con una velocità impressionante (all' epoca avevo lunghe chiome corvine...); alla fine del capolavoro sono pronta per l' intervento ma mi ritrovo con un quarto del cranio pelato e nella restante parte le chiome fluenti salvate dalla furia selvaggia...Sono stata una antesignana dei tagli scalpati che oggi vanno tanto di moda...WAU!
    - Devo prepararmi per un esame piuttosto approfondito al colon e seguo scrupolosamente le istruzioni alla preparazione:
    - DIGIUNO (per me un supplizio!!!)
    - LASSATIVO consistente in 4 litri di acqua e una strana composizione chimica da diluire nella stessa...il tutto da conservare in frigo (purtroppo siamo al mese di dicembre) per rendere più gradevole la bevanda(devo ancora capire cosa ci sia di gradevole in 4 litri di purga!!!)...
    OK. l' intruglio è pronto e dai miei calcoli devo berne un bicchiere ogni 15 minuti per rispettare la tabella di marcia...
    Dopo circa un litro e mezzo si scatena un putiferio intestinale...Non riesco ad alzarmi dal WC che devo già ingurgitare il bicchiere successivo! Ma ecco un lampo di genio: trasferisco in bagno bottiglie, bicchiere e tv portatile e continuo a seguire il film sorseggiando la "gradevole" bevanda...
    Dalle mie esperienze, seppur tristi e dolorose, ho imparato che occorre sdrammatizzare per non lasciarsi travolgere .

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    1. Tu sì che sei una vera Cassonetto's lady...hai centrato lo scopo di questo blog (e devo dire che sei perfettamente in tema con l'argomento di questo post).
      La scena di te in bagno "comodamente" seduta sulla tazza, con televisore davanti e purga fra le mani è davvero esilarante.
      Meno male che tutti i salmi finiscono in Gloria!

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  6. Penso che nulla sia inutile se ci insegna qualcosa...qualche volta sono le lezioni piú dure quelle piú formative, diciamo dei tatuaggi nell'anima. The rose

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    1. ...che, nel caso di tua moglie, si accompagnano anche a tatuaggi sulla pelle!
      Un saluto al mio Rose oltreoceano (SIGH!).

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    2. Meglio quelli dell'anima che servono e non si vedono. The rose from Nyc

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    3. Rose, tutti mi chiedono (come sempre): «ma perché non vai anche tu con lui a New York?».
      Mica hanno capito come funziona il tuo soggiorno nella Grande Mela (e non colgono nemmeno che qui mica si sta a pettinare le bambole)!
      Per restare in tema (e in lingua):
      It's a dirty job but someone's gotta do it!

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    4. It's a smelly bog but someone should clean it,,,

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    5. ... che tra l'altro (il dog intendo, perchè credo che tu volessi scrivere quello) ieri è tornato a casa dalla passeggiata domenicale in uno stato pietoso, mi c'è voluta un'ora per renderla presentabile e in quell'ora mi sono resa conto che è un gran lusso (per me) che a sciropparsi la pulizia di Pinuccia sia solitamente (o meglio sempre, tranne calamità naturali e viaggi) TU!
      E scusate la parentesi privata ma approfitto del blog per comunicazioni di servizio famigliari data la distanza del coniuge!

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  7. Grande onore alla Betta e a tutte e tutti coloro che scampano al mare del dolore, grazie al salvagente dell'ironia. Siete anime grandi. Meritereste che a fianco del salvagente, comparisse una bagnina modello Pamelona Anderson o come David-ex-di-supercar (a seconda dei gusti). Cosi' si passerebbe subito al piccante.
    Comunque, il post mi e' piaciuto (e' prevista la seconda parte?). Catartico.
    Teto

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    1. Ma sai che a me Mitch non è mai piaciuto (OK, già lo sento... un coro di voci bianche che mi chiedono: «Ma come è possibileeeee?»), anzi, mi ha sempre dato l'impressione di essere un gran sfigato...
      Detto ciò - annotazione che credo non interessi a nessuno - mi sembra che tu ti schieri a favore degli argomenti hot (o presunti tali) come suggeriva il nostro Arch. Anonimo ieri, giusto?
      Appena anche gli altri membri della Cassonetto's Community esprimeranno il loro parere, la Betta procede (auspicando che siate tutti propensi per il "sì"... e chiedo anticipatamente venia a mia suocera che so seguire il mio blog).
      La seconda parte del post esce giovedì... Keep in touch!

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  8. Ciao gioielli!
    bel post,appena avroò piu tempo lascerò anche la mia impronta...
    Due righe x dire che:
    Mitch,non è mai piaciuto neppure a me!quindi dolcezza se dovesse esserci battaglia sappi che non sei sola..
    Secondo poi, io con Ormonottantology ci provai,mio caro Teto...ma mai nessuno si sbilanciò sull'argomanto,quindi vogliamo cominciare?? vorrei leggere curiosamente questo "Ormonoblog" ..."piccablog"????come lo dobbiamo chiamare???

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  9. In contraddizione con il mio stesso commento, devo dire che nemmeno io stravedevo per quelle bagnine, gonfiate artificialmente come canotti. Detto questo, ho un commento a tema, da fare, sul quale ho meditato un po', dopo di che ho deciso di dare ascolto al tuo consiglio, quando mi hai detto che noi ometti dovremmo imparare a palesare di più i nostri sentimenti. E' una storia che ha a che fare con ospedale, dolore, parto e ironia, per cui...

    Mia moglie è incinta. Andiamo dal ginecologo per l’ecografia morfologica, quelle più attesa, quella di metà gravidanza, dove magari il medico riesce a vedere di che sesso è il nascituro. Ma c’è qualcosa che non va. Il cuore del feto batte troppo troppo veloce. Gelo. Il ginecologo ci riconvoca per l’indomani in ospedale a Biella, per sottoporre la cosa ai colleghi. In una saletta visite mia moglie, in una posizione imbarazzante, come capita a chi viene visitata dal ginecologo, viene visitata in presenza mia e di cinque medici. Bisognerebbe quasi allestire una tribunetta. Guardano il monitor e scuotono la testa. Responso, di fronte al rullo rock della mia quasi bambina (il sesso si vedeva, ma la cosa era passata in secondo piano, ovviamente): non abbiamo mai visto nulla di simile (molto tranquillizzante!!): andate al Sant’Anna di Torino. Comincia così una estate, quella del 2004, travagliatissima, parlando, appunto di parto. Avrei materiale per un libro, ma, insomma… vi dico solo che per giorni e giorni facciamo i pendolari Biella-Torino per sottoporci ad ecografia (ogni volta sottoposta a registrazione,data la rarità del fenomeno), ispezionando in lungo e in largo il cuore di questa bambina, di fronte all’incredulità dei medici, i quali, per capirci qualcosa, ricorrono ad una limitatissima casistica di fenomeni analoghi verificatesi negli Stati Uniti. L’epilogo è abbastanza certo, ci dicono: il cuore non può reggere lo stress di un ritmo costante di 250 battiti al minuto. Capirete che non fosse una situazione per nulla facile. Poi mia moglie fu ricoverata per un mesetto; durante il quale, ovviamente, ogni giorno mi pendola rizzavo su e giù per l’autostrada, martoriata dai lavori per l’alta velocità, mentre lei impazziva dal caldo in una stanza nella quale le altre arrivavano, partorivano felici, salutavano e se ne andavano con splendide creaturine. Eppure non abbiamo mollato. E abbiamo reagito con spirito, cercando momenti di gioia nei deliziosi panini del bar sotto l’ospedale, nelle vittorie degli italiani alle olimpiadi di Atene (erano 8 anni fa esatti), viste nella sala d’attesa, nel conforto di parenti e amici. Memorabile la ricerca di un immaginario mitologico passeggino che, in luogo delle cinture per contenere la bambina, fosse munito di un defibrillatore per affrontare le situazioni di emergenza! Una storia brutta, insomma, ma ricca di spirito e di voglia di vita. Se questo spirito abbia portato bene, o se esistano i miracoli, non lo so, fatto sta che un giorno (anzi, non un giorno qualsiasi: il giorno del mio compleanno) quel cuoricino è tornato inspiegabilmente a battere normalmente. Fino al parto, al quale ho assistito, vedendo cose che voi umani nemmeno potete immaginare (ma, a consolazione di chi sta meditando di partorire, prima o poi, pur essermi apparsa sotto effetto di esorcismo, mezz’ora dopo mia moglie era in piedi, fresca come una rosa. Voi donne siete incrollabili) al termine del quale mi hanno messo tra le braccia una bambina bellissima, alla quale, primo essere umano, ho regalato un abbraccio tenerissimo. La bambina stava bene, sta bene, è cresciuta e non ha nessun problema al cuore. Era talmente bella, che dopo di lei sono nati anche un maschio (minchia! Un maschio!) e un’altra bellissima femminuccia. Cercheremo di insegnare loro che nella vita ci vuole tanta forza, che passa soprattutto attraverso la capacità di guardare con ironia ogni situazione.
    Teto

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    1. ... e quindi io attenderò che i tuoi tre pargoli di qui a una decina d'anni, mi scrivano sul blog di aver perfettamente assimilato l'insegnamento di Mum and Daddy (insegnamento che, tangenzialmente - alle volte, i casi della vita... - è pure il Credo del mio Cassonetto)!

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    2. Si. Adoro il piccante, anche in cucina.
      Teto

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    3. Ma che storia dolcissima...........

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  10. CASSONETTO'S PEOPLE: sveglia!
    Allora, la situazione è questa: FraAle e l'Anonimo Arch. sono a favore di un "Cassonetto" anche con racconti piccanti...
    Claudia? Matusa? Gloria? Sara? Teto?
    Che gli altri aficionados dicano qualcosa in merito!

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  11. Cara Betta... superlativo il pezzo. Uno tra i più belli!
    Sono stata assenta per un periodo ma ho sempre seguito il blog.
    Scusa la curiosità, ma...: come si comportava chi ti era accanto (Rose incluso)???
    Buona domenica,
    Benedetta da Locri

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    1. Benedetta la mia Benedetta!
      Ma che domande scomode mi fai!
      Potrei dirti (e farti credere) che stoicamente ho sopportato il dolore ma alla centesima colica, dopo 48 di dolore (straporco) con la D maiuscola, dopo aver appurato che al "Degli Infermi" avrei passato molto tempo (e osservato le mie tanto attese vacanze al mare che mi facevano "ciao, ciao!" come le caprette ad Heidi), dopo aver realizzato che casino mi era successo (non tanto dalla diagnosi di Paul - il santo dott. che per me è apparso come il Messia - ma dal numero di flebo che continuavano a iniettarmi simultaneamente) devo riconoscere che senza il Rose, la mia super amica Gloria, mamma Ange e mia suocera Lory accanto... BEH, NON CE L'AVREI MAI FATTA!
      Sono stati i miei angeli (oltre a quello che ho nei piani alti)!
      A loro, oltre che un "grazie" va anche un appello ai futuri agiografi: SANTI SUBITO!

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    2. Cara benedetta mi comportavo alla romana, ovvero abbozzando. Al posto delle vacanze questo non era proprio il massimo...

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    3. É chiaro che la preoccupazione era grande e il periodo difficilissimo ma tenendo duro ce l'abbiamo fatta

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  12. La vita è come un caledoiscopio: la composizione di colori e figure la rendono meravilgiosa... Quindi accanto a tragedie,sconfitte, dolori e aneddoti buffi ben vengano gli argomenti piccanti.
    Gloria

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    1. Gloriaaaaaa!
      Da te non me l'aspettavo!
      Credevo indossassi i panni della "super amica - educanda - morigerata"... BRAVA! Allora stasera, alla nostra cena tra donne, brinderemo all'inaugurazione di questo nuovo filone (e non facciamo dei facili doppi sensi)!

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  13. oh ! Sono proprio fusa!!! Ho scritto meravilgiosa...
    Intendevo meravigliosa!!!
    I panni della SUPER - AMICA mi vanno benissimo e ne sono orgogliona (errore voluto) per il resto (educanda - morigerata) aspetto qualche anno...
    Gloria

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  14. BETTA MA QUANTO PICCANTI SARANNO I COMMENTI PARCHE' A PARTE IL FATTO CHE CERTE COSE ALLA MIA ETA' POARIAN ESSER ABBASTANZA INFARTUANTI! MA PROVEMO VISTO CHE A MI IL PEPERONCINO ROSSO EL ME PIASE! BUON UMORE AMICHE MIE PARCHE' PORTA SALUTE FISICA E SPIRITUALE!! CIAO MATUSA 55

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  15. BETTA BEATA TE CHE HAI VICINO DELLE PERSONE COSI' speciali!!!!! SICURAMENTE SARANNO CON TE SEMPRE NEI MOMENTI NO E IN QUELLI BELLI
    NON TI POSSONO LASCIARE PERCHE' SONO PERSONE CHE TI AMANO! ANGELI
    MAMME AMICHE E SUOCERE E POI LASSU' C'E' LA MAMMA DI TUTTI NOI CHE TI PROTEGGE MATUSA 55 CIAO

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    1. Tu sei suocera, Matusa?
      Se sì, che rapporto hai con tua nuora?
      Presto dedicherò un post all'argomento... ma: vedi che dolce pensiero ho avuto per la mia (sfatando il luogo comune che le vorrebbe sempre in lite)?

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  16. Matusa 55,(come dice mia figlia)sei una bulla!!!
    ahaahah! Infartuanti...
    Ti kisso!!!

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  17. Come esperienza ospedaliera poteri anche io raccontare quando è nata la mia bellissima ma tremendissima bambina.... La mia Stella di nome e di fatto!!!
    Sono entrata in ospedale di lunedì e ho partorito di giovedì.... chi non avesse ancora dei figli non si spaventi!!!!
    Praticamente quella mattina si rompono le acque ma nessuna contrazione quindi mi hanno stimolato il parto con l'ossitocina.... il tempo sembrava si fosse fermato non sapevo più cosa fare per ammazzare il tempo, cruciverba, giornali di gossip, vasche per i corridoi ma ancora niente.... nessun dolore.....
    nessun segnale da parte della mia tata, lei preferiva stare nella mia pancia!! Mercoledì sera iniziano i primi dolorini che presto si trasformarono in doloroniiiiiiiiii!!!!! Chiamo l'infermiera dicendo che ho male malissimo e lei mi dice che devo ancora aspettare che le contrazioni diventino più forti e più frequenti.... la mia risposta... "ma si scem?????" io sto morendo dal male e questa mi dice che le contrazioni saranno più forti????? va beh.... ritorno in camera nel frattempo soffro da sola perchè mio marito l'avevano mandato a casa, alle 2 di notte arriva l'ostetrica e mi dice.... "bene possiamo andare in sala parto"
    mi prende per mano e si sente un sottofondo tipo... crick-crock-crack.... erano le dita di Angela(l'ostetrica) che si stavano rompendo tra le mie mani.... povera!!!
    Mio marito arriva è più agitato di me , quindi io tra una contrazione e l'altra lo tranquillizzo!
    Ciò che è successo tra le 2 e 30 e le 4 e 30 di notte non me lo ricordo molto bene, mi ricordo solo urli spaventosi e il solito crick-crock-crack.... questa volta la mano era di mio marito...
    arrivò il momento della spinta finale .... ed eccola lì..... l'amore mio... piena di capelli e quella fossettina nel mento, le prime cose che mi sono rimaste impresse quando l'ho vista....
    un'esperienza dolorosa ma la più bella della tua vita!!!
    Il momento più traumatico è stato il dopo.... quando arriva il ginecologo furibondo perchè lo avevano svegliato.... incomincia a cucire senza anestesia e urlando dice alle ostetriche di tenermi ferma.... arrivò il momento di sfogare tutto il mio dolore!!!! "TIENI FERMA TUA SORELLAAAAAAAAAA" fù la mia risposta !!! "provi a venire lei al mio postooooo!!!!! Comunque tutto il dolore passò quando rientrai in camera e lei era lì ad aspettarmi,era piccolissima e si perdeva in quella tutina rosa... Finalmente avevo tra le braccia la mia bambolina.... <3 <3 <3

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    1. Finalmente!
      Mancava proprio il tuo contributo, Sal!
      Avrei voluto vedere la faccia dell'infermiera quando ti ha sentito commentare «Ma sì scem?»... a vederti, sembri così elegante, posata, mai sopra le righe (ho scritto SEMBRI, bada bene)... uno non se l'aspetta un commento del genere!
      Geniale, come sempre!

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    2. La mia esperienza ospedaliera come x Sara e Claudia è di tipo forzato,nel senso che se dentro un bimbo ce l'hai messo, lo devi pur fare uscire ..non si scappa!
      Sarò sintetica
      Primo parto:
      Dilatazione all'arrivo in ospedale,8 cm.
      "Sarà una passeggiata sei giovane" mi
      dicono,(23 anni,dicembre 95)dolori tutto
      di reni poca pancia..
      Ore travaglio,12! Ottava ora di travaglio,TRa una contrazione e l'altra ormai direi,il nulla..la tizia di turno mette la testa in camerata e sussurra per nn disturbarmi " tra una contrazione e l'altra cerchi di riposare", " Héééé!!!! ma ce la fai! hai mai avuto le contrazioniiii!!!!!!!!!!!!
      Secondo parto:
      Dilatazione all'arrivo,2 cm
      "farà presto (mi dicono) è la seconda!
      (Agooooooooooosto 2003!!!!!!Ripeto,2003) Dolori,un'ascia che mi si infila a intervalli di due secondi nell'osso pube! e quelli di reni del 95?????? :((( mi piacevano di più,li rivoglio!!!
      Ore travaglio,12!
      Un'estate luuuuunga!devastante!!! abbracciata al ventilatore da Maggio ad Agosto!!!!
      Decima ora di travaglio sotto tracciato,perchè la bimba non è voluta nascere al termine ma con dieci giorni di ritardo!ormai sfinita...mi giro verso la tizia che mi stà facendo spugnature al viso ("mi sentivo una partoriente ne "La casa nella prateria")
      la afferro x il bavero del camice e la trascino col viso a due mm dal mio ( bagnato fradicio) e a denti stretti e sguardo assassino la guardo e una voce da posseduta e raggelante sussurra " o mi fate partirire, o l'ascia che mi si conficca nell'osso pube da dieci ore ve lo conficco in testa!!!"
      Questo è, ma poi una volta che il tuo bimbo scivola fuori dal tuo corpo x essere appoggiato al tuo ventre è tutto dimenticato...guardi quel visino..e tutto passa...

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    3. Incoraggianti le vostre esperienze (ma forte delle mie 48 ore ININTERROTTE di coliche, cercherò di non farmi suggestionare dai vostri racconti, benedette donne)!!!!
      Comunque FraAle in veste "Casa nella prateria" è davvero imperdibile!

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  18. Potenza della Betta: come preannuncia la "svolta piccante", la Repubblica edita on line un reportage sul Peperoncino http://www.repubblica.it/salute/interattivi/2012/07/20/news/tutte_le_virt_del_peperoncino_l_oro_rosso_della_tavalo-39257084/?ref=HRLV-1
    Estrapolo un brano: "Peperoncino ed eros
    La letteratura e il linguaggio popolare sono pieni di metafore del frutto proibito, della donna piccante e della funzione afrodisiaca del peperoncino. Ma a cosa si deve quest’effetto? Intanto, è ricco di vitamina E, detta vitamina della fecondità e della potenza sessuale. Inoltre, gli studi sull'ormone VIP (vasoactive intestinal polypeptide), scoperto negli anni '70, confermano queste teorie. Il VIP è implicato nella chiusura delle comunicazioni arterovenose che è all'origine dell'erezione nell'uomo e dell’orgasmo nella donna. Quando l'organismo aumenta la sua produzione di VIP, si ha una dilatazione dei vasi periferici e la circolazione del sangue aumenta insieme alla frequenza dei battiti cardiaci e del respiro. Queste sono tutte reazioni notoriamente collegate all'eccitazione sessuale, ma sono anche reazioni provocate dai cibi piccanti che, entrando in contatto con la mucosa intestinale, liberano gli ormoni VIP. Alcuni studi, inoltre, dimostrano che la capsaicina applicata localmente determina liberazione di ossido nitrico, che è quella componente che si libera nell’uomo a livello periferico dopo l’assunzione dei farmaci per la disfunzione erettile e che è responsabile dell’erezione o dell’orgasmo nella donna"
    Teto

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    1. Vediamo se ho capito bene, quindi se una tizia si applica questa "Capsaicina", arriva diretta all'orgasmo comodamente in poltrona a casa sua?????

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  19. Ehm... cara Fraale, scendendo sul piano tecnico, si evince tutta la mia impreparazione. Ho semplicemente fatto un copia/incolla di quanto riportato ieri dal sito di Repubblica. Essendo un fautore del metodo scientifico, bisognerebbe effettuare sperimentazioni sul campo, ma credo che l'applicazione locale di questa capsaicina, se deriva dal peperoncino, potrebbe causare non pochi effetti collaterali, non propriamente piacevoli. Personalmente, trattandosi di peperoncino, suggerisco l'uso orale (anche se, con l'uso di questo aggettivo, mi sa che mi sono avventurato in un campo minato).
    Teto

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    1. AHAH!! pensando al fatto che derivava non ho proprio preso minimamente in considerazione la cosa dal punto di vista "localmente infuocato",ma chi puo mai saperlo,magari qualcuno potrebbe trovarci un non so che di piacevole!
      In quanto all'aggettivo,si voleva un pò di pepe ...e ogniuno la veda come la vuole vedere!
      Ps.Bella Bettuz!

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    2. Ti proponi per un esperimento sul campo, cara FraAle?
      Mi offrirei volontaria ma sfortunatamente sono senza coniuge fino a domenica!
      Ci vuole una vittima sacrificale che inauguri la sezione hot!
      P.S.I= A Matusa verrà un colpo appena leggerà questa parte, tu cosa ne dici?
      P.S.II= "Bettuz" mi piace tantissimo!

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    3. Scusa dolcezza non ho capito bene quello che mi stai proponendo... nel senso,dovrei provare questa capsaicina o lasciare un commento sulla mia volta???
      Ma hot subito? senza un tuo bel post????
      La Matusa la vedo mooooolto interessata all'argomento,e non avevo dubbi,perchè anche se mi fà tanto donnino col rosario mi ricorda un pò mia suocera che, nonostante credente all'osso circa 20 anni fà ,ha chiesto a suo figlio se x caso non avesse un "cartone animato x adulti da prestarle!!!" ahahah!!! Ragazzi io mi scompisciavo,sopprattutto vedendo mio marito imbarazzatissimo...

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    4. Ti rispondo subito, dolcezza (altro nomignolo che mi piace tantissimo): dovresti provarla e POI dirci qualcosa, se ha funzionato, se è da provare, se "anche no"...
      Farei volentieri da cavia, ma mi manca la materia prima fino a domenica!
      In effetti Matusa mi pare tutt'altro che scandalizzata...
      P.S.= E tuo marito cosa le ha risposto?

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    5. ahahah!!!Mi spiace bella donna ho la materia ma sono impossibilitata...la strada è chiusa,posto di blocco,lavori in corso,off limits!!!
      PS: Mio marito imbarazzatissimo (aveva 18 anni e sua mamma ripeto, di chiesa chiesa!) è rimasto basito e guardandola stranito non è riuscito a spiccicare nulla piu di un "no!" mentre dentro di sè si domandava se avesse bevuto, sè girato ed è uscito di casa...se succedesse ora,a distanza di vent'anni avrebbe la stessa reazione,povero!

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  20. EI BETTA, GO AVU IL COMPUTER FUSO, CON LA ME NORA GO UN BEL RAPPORTO(ANCHE PARCHE' MI SON GIOVANILE E SPIRITOSA, SCUSEME SE ME INCENSO). ANDEMO IN GIRO INSIEME CIACCIARANDO'FEMO CPMPERE, ANDEMO A MAGNAR SALATO E DOLCE QUANDO NON SEMO IN DIETA!VORREADIR CHE ANCHE LA ME NORA LE' BRAVA A PORTARME CON ELA!!!!!!MI EL PEPERONCINO LO USO COME SPEZIA PER FAR DA MAGNAR.NON SAVEA MIA CHE POTEVA ESSERE HOT PER CERTE SITUAZIONI. BETTA FEMOLO STO CASSONETTO HOT COSI' IMPARERO' ANCHE MI VECCETTA A SEDURRE ME MARIO!!!!!E PO' PENSO CHE CI SERVIRA' A LASSAR VIA LE MALATTIE,GLI OSPEDAI,COLICHE ,DOTTORI E TORNEREMO AL BUON UMORE CHE IN ESTATE CON FERIE ETC SERVE....VE ABBRASSO TUTTE SPECIALMENTE TE BETTA!!!!!!! A RISENTIRSE MATUSA 55

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  21. Matusa 55, sei un mito assoluto!
    Teto

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