lunedì 14 ottobre 2013

O TEMPORA, O MORES!


«Che tempi... Che costumi!» esclamava sconsolato Cicerone deplorando il dilagare di mode che con le auree virtù antiche non avevano più nulla a che spartire. Viene da chiedersi con chissà quali interiezioni il celebre oratore romano bollerebbe le stravaganze del XXI secolo...
Forse a forza di vivere in simbiosi con le mie pulciose pergamene mi si è incartapecorito lo spirito ed inizio ad accusare i primi sintomi di cainotofobia, cioè la fobia del nuovo, considerata dagli esperti il vero spauracchio dei trenta / quarantenni di oggi, sempre più timorosi di non riuscire a stare al passo con le innovazioni sfornate a tutto andare dalla società di oggi. E va bene che in epoca di crisi bisogna avere spirito di iniziativa e sapersi inventare competenze e professioni che soddisfino le esigenze di questo millennio, ma alcune trovate non si possono sentire.
Un esempio?
Per ridurre il tasso di disoccupazione e contemporaneamente aumentare l'affluenza di donatori alle banche del seme, in Cina hanno pensato di agevolare la triste pratica degli onanisti dotando le cliniche per l'inseminazione assistita di donne che, armate di guanti, camice, cuffietta (e ampollina in cui raccogliere lo sperma nella mano libera), si occupano della masturbazione maschile per uno stipendio mensile che si aggira sui 1200 Euro.
Requisiti richiesti? Poca verecondia, un discreto pelo sullo stomaco e, ça va sans dire, un'ottima manualità.
Sono lontani i tempi in cui l'infermierina tipo era impersonificata dalla lentigginosa e sfigata Candy della casa di Pony!


Ma c'è poco da gridare allo scandalo. Se si pensa infatti che – è notizia di questi giorni – il regista Lars von Trier, come terza ed ultima parte della sua “trilogia della depressione” (dopo “Antichrist” e “Melancholia”), ha provocatoriamente annunciato l'uscita del suo nuovo e controverso film “Nymphomaniac” (la storia del viaggio erotico di una donna, dalla sua nascita fino all'età di cinquant'anni) il 25 di dicembre (uscita anticipata in questi giorni da esemplificative locandine nelle quali le star protagoniste della pellicola – da Uma Thurman a Willem Dafoe passando per Charlotte Gainsboug – simulano il culmine dell'eccitazione sessuale), è proprio vero che non c'è più religione!
Il drammaturgo britannico Douglas Jerrolds sosteneva che «anche i mestieri più brutti hanno i loro lati piacevoli: per esempio, se fossi un becchino o persino un boia, ci sono alcune persone per le quali lavorerei con vero entusiasmo» (Wit and Opinions of D.J.).
Non possono dargli torto, dalla loro ottica, le innovative donzelle del Sol Levante che, loro malgrado, esemplificano magistralmente la massima del saggio poeta Manilio: «Labor est etiam ipsa voluptas».
Eh già: anche il piacere può essere una fatica!

3 commenti:

  1. Come commentare questo sagace post della nostra impavida Betta, che si è avventurata in un argomento scivolosissimo con l'eleganza di una regina?
    Mi sono fatto aiutare dalla saggezza popolare, che sa sfornare detti adatti a ogni bisogna (ehm). Consoliamo così le operaie dell'onanismo facendo loro sapere che:
    A chi ti porge il dito, tu piglia il dito e la mano.
    Chi ha buono in mano, non rimescoli.
    Chi ha il mestolo in mano, fa la minestra a modo suo.
    Chi ha l'armi in mano, è padrone d'ogni cosa.
    Chi per altrui mano s'imbocca, tardi si satolla.
    Chi tocca con mano, va sano.
    Chi vuol conoscere un buon scrittore, gli dia la penna in mano.
    Colle mani in mano non si va da' dottori.
    Corruccio è vano senza forte mano.
    Dalla mano alla bocca spesso si perde la zuppa.
    Egli è meglio pincione in mano che tordo in frasca.
    Gioco di mano, gioco di villano.
    I Tedeschi hanno l'ingegno nella mano.
    Il galantuomo ha peloso il palmo della mano.
    L'industria é la mano destra della fortuna.
    La mano che dà raccoglie.
    La mano sinistra non sappia quel che fa la destra.
    La mano tira, e il diavol porta.
    Le donne quando son ragazze han sette mani e una lingua sola; e quando son maritate han sette lingue e una mano sola.
    Lunga lingua, corta mano.
    Mano fredda e cuor sincero.
    Napoletano largo di bocca e stretto di mano.
    Ognuno vorrebbe il mestolo in mano.
    Palla in bocca e fiasca in mano.
    Per Sant'Ansano (1 dicembre), uno sotto e uno in mano.
    Piede alla culla e mano al fuso, mostrano la buona massaja.
    Tristo quel cane che si lascia prendere la coda in mano.
    Una mano lava l'altra e tutt'e due lavano il viso.
    Veronese, bella mano.
    Non resta che tradurre in cinese!
    Teto

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  2. Ho sempre accusato i cinesi di farsi troppe seghe mentali sul lavoro... Grazie al tuo post scopro che le seghe non piu'mentali sono addirittura diventate una professione. Onan il Barbaro rules. The Rose

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  3. Non posso mia commentare sto post! Ma son contenta d'aver capio che te se ancora viva! Parché non scrivito qualcossa de pi adatto anca a mi ? O a altre matusa come mi? Te scrivi tanto ben che go voi a de argomentassion pissè adatte alla mia generassion! Un baso e scrivi scrivi un altro post !! Matusa55

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