Alcuni di voi mi hanno informata che il post "Le meraviglie della convivenza - prima parte" non è visibile per qualche strano motivo che, dato quanto sono zappa con la tecnologia, ignoro.
Provo a ripubblicarvelo di nuovo.
Et voilà...
Fazzoletto alla mano, amiche: Poldi e Bibi divorziano! E mica dopo un paio di mesetti che stavano insieme... no, no: dopo più di cento anni di convivenza. Per la precisione ben 115... mica pizza & fichi!
Provo a ripubblicarvelo di nuovo.
Et voilà...
Fazzoletto alla mano, amiche: Poldi e Bibi divorziano! E mica dopo un paio di mesetti che stavano insieme... no, no: dopo più di cento anni di convivenza. Per la precisione ben 115... mica pizza & fichi!
Come?
Non sapete chi sono Poldi e Bibi?
A
dire verità, non ne avevo la più pallida idea nemmeno io fino a
qualche giorno fa, a quando ho letto la notizia su alcuni quotidiani.
Trattasi
di due esemplari di tartarughe giganti, classe 1897 ed originarie
delle isole Galapagos, che da 36 anni vivono in Austria allo zoo di
Klagenfurt.
C'è
poco da fare per “l'ex
coppia vivente più affiatata del mondo”,
come l'ha definita la stampa internazionale: i due non si sopportano
proprio più tant'è che lo staff del parco ha dovuto separarli a
fronte dell'ennesima, furiosa lite.
Pare
che Bibi, la donzella, abbia attaccato più volte il suo Poldi,
arrivando addirittura a staccargli un pezzo di guscio (e adesso fate
pure, maschietti, della facile ironia sulla rissosità di noi
femminucce, visto che vi sto servendo l'occasione su di un piatto
d'argento).
Misteriose
le cause che hanno portato al crollo dell'unione più solida del
globo terracqueo.
Poldi e Bibi ai tempi del loro amore |
Ma,
ammettiamolo: non ci viene proprio di puntare il dito contro Poldi e
schierarci dalla parte del ripudiato Bibi. Perché d'altronde sarà
già capitato anche a voi, immagino, di essere tentate di staccare un
pezzo di guscio alla vostra metà, vero?
Ma
quale potrebbe essere la ricetta per evitare di arrivare a tanto?
La
storia delle due tartarughe cade a fagiolo. Già, perché una
vera “Cassonetto's lady”,
Eleonora,
qualche giorno fa mi ha inviato uno spassosissimo racconto – nel
quale è impossibile per ciascuno di noi non ritrovare un pezzo anche
del proprio vissuto – sulle gioie e i dolori della convivenza
chiosando con una perla di saggezza da Almanacco di Frate Indovino.
State
a sentire:
«I
pro, cioè le ragioni che spingono due esseri alla convivenza
sarebbero quelle di avere il proprio amato sempre vicino, ma in
realtà diventano in breve tempo le ragioni che vi permettono di
rimproverarlo in tempo reale.
La
prima cosa che ho scoperto convivendo è che gli uomini sono in grado
di vivere nel caos, nella sporcizia, nel disordine immondo degli
scatoloni da trasloco per molte settimane senza batter ciglio; la
seconda è che io sono in grado di vivere in un bilocale con
scatoloni da trasloco per non più
di mezza giornata, dopo di che ho bisogno del tavolino con il cesto
portafrutta con frutta vera dentro. Posso anche chiudere un occhio
sul centrino sotto al portafrutta, ma sul cesto non si transige.
Il must di Eleonora |
Alcune
donne hanno il problema delle tendine, cioè di mettere le tendine
coi fiorellini alle finestre, alle mensole, alle scatole.
Per
gli uomini la tenda non ha un significato etologico e sociologico
così conclamato. A loro le tendine non servono perché possiedono un
tipo di ragionamento molto più elementare: giorno = tapparelle su,
notte = tapparelle giù.
Beh,
a questo mi ci sono adattata subito, senza tante discussioni. Il mio
problema non erano le tende, ma il portafrutta. Ora ho due mele
avvizzite, tre limoni col peso specifico del basalto e metà del
volume iniziale, ma mi sento a casa anche con la mia frutta andata a
male».
Ed
è ancora andata bene ad Esse (l'anonimato è d'obbligo), il compagno di Eleonora. Un po' meno
al Rose: per me, infatti, casa è quel posto dove trovano degna
sistemazione tutti i miei libri (prima ancora della loro proprietaria) ed in fase di trasloco si sono
sviluppate scene da tragicommedia in merito. Ma questa è materia per
un altro post.
Torniamo
al racconto della nostra amica. E passiamo a un altro, annoso
problema: «Ogni uomo coltiva degli hobby
fuori dall'orario di lavoro. Il loro concetto di hobby è una caverna
in cui solo loro entrano lasciando il resto del mondo fuori, si
rilassano, si realizzano se nel loro lavoro non riescono a farlo.
L'idea che loro hanno degli hobby delle donne invece è che i nostri
siano stendere, lavare i pavimenti, stirare, cucinare. Risulta così
facile vedere una donna pelare patate mentre il suo uomo trivella
delle assi di legno, un'altra stirare mentre il suo uomo gioca alla
play-station, io che cucino i cavoli mentre Esse suona la
chitarra.
Che
bel quadretto!
Ma
vivere con un uomo che ha l'hobby della musica riserva anche
degli indubbi vantaggi: il salotto sembra un negozio di chitarre,
tutte e cinque in fila contro il muro, il tavolo della cucina è
sempre in assetto da guerra, cioè con il Pc aperto, che parla con il
Pc di fianco, collegati tra loro per mezzo di un chilometro di filo
che il gatto mangia allegramente sotto il tavolo suddetto. Tutto
questo per seguire da vicino gli spostamenti del nemico come in
“Mission Impossible”? Noooo: solo per ascoltare, assemblare,
registrare musica.
L'antro di Esse |
Un
vantaggio incredibile però è che posso approfittare di quando ha le
cuffie per sfogarmi. Ecco, in quella circostanza gli dico cose
inenarrabili, senza mai smettere di sorridergli, mentre lui mi manda
baci, certo che io gli stia facendo chissà quale dichiarazione
d'amore. Ho notato che non importa quello che dico: basta
imprecare mantenendo però un'espressione angelica ed Esse crede
che io gli ribadisca quanto sono innamorata di lui.
Lo
amo certo, ma sono convinta che in giro ci siano un
sacco di uomini
che
fanno
come lui, cioè spengono
le orecchie anche senza cuffie e senza musica».
E
a ben pensarci, credo che la nostra Eleonora abbia proprio ragione e
possa essere questo l'ingrediente irrinunciabile per una convivenza a
basso impatto di incazzatura e per impedire che il vostro amore
giunga al capolinea: un
sano ed indolore sfogo che alleggerisca lei senza appesantire lui!
Qualcuno
lo vada a dire a Poldi e a Bibi.... magari va a finire che si
rimettono insieme! D'altronde, le tartarughe delle Galapagos possono
vivere fino a 200
anni...
P.S.
= Eleonora, fai in modo che Esse non legga mai questo post (o
accertati che al 100% non capisca il labiale)... diversamente devi
trovarti un piano
B
come valvola di sfogo!