martedì 11 settembre 2012

THAT'S WHAT FRIENDS ARE FOR

Il 6 settembre del 1975 era una splendida giornata di sole, si sarebbe detto più di uno scampolo di estate che un assaggio di autunno. Neanche una nuvola all’orizzonte...ma verso le sette e mezzo di sera un gran nubifragio – stando ai racconti dei presenti al lieto evento – si è abbattuto sul Biellese, black out generale nella clinica dove mother Angel aveva deciso di farmi venire alla luce, un gran corri corri attorno alla partoriente sopraggiunta proprio in quel fortunato frangente. Io sono nata alle sette e quarantacinque. Qualcosa vorrà pur dire.
Da bambina infatti ero un piccolo uragano. A pettinare le bambole e alla produzione di dolciumi poco commestibili e dall’odore di frenata di camion con il “Dolce Forno” (che all’epoca andava per la maggiore tra le mie coetanee) ho sempre preferito giochi più mascolini. Come ad esempio improvvisare gare nel parco della scuola elementare del paese su pseudo macchinine formate da pezzi di legno assestati alla meno peggio su pattini a quattro ruote (e poco importava se il prezzo da pagare era sverniciarsi ginocchia, gomiti ma soprattutto la faccia sul pietrisco... vuoi mettere l'orgoglio di sfoggiare cicatrici – una delle quali peraltro sull'occhio sinistro, a imperitura memoria delle mie eroiche gesta – prestigiose quanto medaglie di guerra!).
Morale: anche crescendo, sono sempre stata un maschiaccio e ho continuato a fare gran parte delle cose che facevano i ragazzi tipo impennare col motorino, giocare a calcio, tirare i leva, andare allo stadio (no, tranquilli: alle gare di rutti mi sono fermata prima).
Era quindi abbastanza scontato che il mio super amico (dai 10 ai 25 anni) fosse di sesso maschile: Alberto, anzi l'Albertino (con articolo e diminutivo compresi nel prezzo).
Lo difendevo dagli agguati dei compagni di classe (come si può intuire dal nomignolo, non si distingueva per prestanza fisica) che approfittavano del suo fisico gracilino per combinargliene d'ogni, facevamo i compiti insieme, guardavamo i cartoni e poi giocavamo ad emulare la Stella della Senna e il Tulipano Nero... insomma, eravamo inseparabili ma poi arriva una certa età in cui, complici imprevedibili tempeste ormonali, l'amicizia inizia a zoppicare da una delle due parti e all'Albertino il ruolo di confidente (soprattutto se le confidenze ruotavano attorno a strambi ragazzi dietro ai quali io sbavavo senza ritegno) inizia a stare stretto.
Dall'esternazione di quel suo malessere alla fine della nostra frequentazione il passo fu breve, brevissimo.
Avevo cominciato a figurarmi un amico immaginario con cui parlare, quando un bel giorno nel condominio dove vivevano i miei genitori si trasferisce Gloria... avete presente quella tessera del puzzle che proprio mancava per completare il tutto? Ecco: lei.


Ora potrei citare poeti, scrittori, cantanti e via dicendo che sull'amicizia hanno scritto e detto verità indiscutibili o considerazioni strappalacrime ma, lo sapete, sono allergica ai luoghi comuni e alle frasone ad effetto.
Quindi non ricorro a citazioni d'autore per spiegarvi perché lei è a tutti gli effetti la mia super amica. Ascolta i miei sfoghi cercando di riportarmi faticosamente alla ragione e senza mai emettere un giudizio (soprattutto quando le punto addosso due occhi da Bambi se ne ho combinata una delle mie), nei momenti più difficili così come in quelli più felici, è sempre al mio fianco (ora con un pacco di Kleenex ora con una bottiglia di Champagne), quando sono giù di morale sa come risollevarmelo (roba che nemmeno l'intera produzione mondiale di Prozac ci riuscirebbe), amiamo i cani (ai nostri abbiamo addirittura dato la voce e potremmo passare ore a farli parlare ma sshh, non ditelo in giro!), i tatuaggi (chi le teneva la manina quando lei ha fatto il primo, mentre io oramai ero già a quota sei?) e la buona tavola (come cucina lei...nemmeno Vissani), ci divertiamo come due adolescenti a canticchiare “Il Ballo di Simone” (utile soprattutto come elemento di distrazione quando è in macchina con me... purtroppo non gradisce molto la mia guida sportiva!) ma anche quando la pensiamo in modo diametralmente opposto (nella politica e nel calcio, per dire) la divergenza di opinioni non è mai un problema, se mai uno spunto per fingere di litigare.
Già perché di litigare davvero, per motivi seri che magari ci portino a prendere strade differenti non c'è proprio verso!

Altro che Robert Redford coi cavalli!
E aveva proprio ragione!

Voi che ne pensate? Qual'è la cosa più sciocca / divertente / strampalata che avete fatto per amicizia? O con un amico?

38 commenti:

  1. Ciaoooooo!!!!!Questo post mi piace molto e come si suol dire cade a fagiuolo....Proprio stamattina ho fatto gli auguri alla mia compagna di banco delle superiori per le nostre"nozze d'argento"ebbene si, 25 anni che ci conosciamo e che nonostante tutto ancora siamo in contatto...La cosa piu' buffa che ricordo e' che per accaparrarmela come vicina di banco ho litigato di brutto con una tizia che la voleva per se,ma alla fine ho vinto io anche perche' la suddetta e' stata bocciata(aspetta sempre sulla riva il cadavere del nemico che passa...ihihihihhihi).Altro paio di maniche e'stato il rapporto nell'ordine odio,amicizia,amore con un ragazzo(sempre mio compagno di scuola delle superiori)....e come per la Betta e l'Albertino e' finita a tarallucci e vino :( Grazie a lui ho imparato ad essere piu' ironica,ma anche che l'amicizia tra uomo e donna e' molto difficile perche' succede molto spesso che l'amico ti conosca talmente bene in tutte le tue sfaccettature da innamorarsi di te....(e viceversa!!!)Ah se il tempo fosse un gambero(citazione piu' che adatta alla situazione).Nonostante tutto pero' la vita va avanti, la strada che sto percorrendo e' un' altra ma fortunatamente il viaggio lo sto facendo in compagnia di poche persone ma buone con cui ho svariati punti in comune...qualcuno lontano(dalle parti di Biella) altri piu' vicini,ognuno e' un dono mandato nella mia vita per farmi capire che comunque non saro' mai sola...

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    1. Come hai ragione, cara Claudia: l'amicizia tra uomo e donna è una bella grana... pure io la penso come te. C'è sempre, prima o poi, uno dei due che ci lascia il cuore.
      Anche per quanto riguarda il valore numerico delle amicizie, poi, mi trovi d'accordo (e dove sta la novità?)... poca brigata, vita beata!
      Se poi calcoli che la vita è imprevedibile e che alle volte ti fa affezionare ad una persona speciale che non hai mai visto (ma che ti sembra di conoscere da sempre) e che sta a 600 km. da te più che a conoscenti insignificanti che ti abitano sui piedi...bè... vorrà dire che... MI TOCCA ANDARE A ROMA!

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    2. ..e finche' non ti sara' possibile fisicamente abbiamo il nostro personale "feeling wi fi" che ci avvicina con il cuore e con i pensieri!!!!!Ti lovvo Wonder Betta!!!!!!!

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    3. ... allora lo vedi che la cosa è reciproca?!?

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  2. Anche io vorrei avere un'amica come la Betta che mi scrive cose così belle...mi ha commossa, perbacco!
    Silvia

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  3. Dire che gli amici sono il sale della vita é scontato...ma é vero. Credo che siano una delle locomotive piú potenti che trainano la nostra vita. The rose

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    1. Ma quanto è saggio e poetico quest'uomo!
      Non fosse che è già sposato...

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  4. Eh, gia'! Tutti noi siamo stati L'Albertino di una qualche Betta!
    Teto

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    1. La cosa, ovviamente, vale anche al femminile... a voi è mai capitato, donne, di essere l'Albertino di turno?

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  5. Gioiettaaa!!! Mi sono commossa ed ho finito per piangere...Proprio io... Quella tutta d' un pezzo che, sin dalla più tenera età, è stata educata a evitare le lacrime...
    Grazie ma non merito tanto!
    Nessuno avrebbe scommesso sulla nostra AMICIZIA... Ti ricordi quando ti chiedevano :"Ma come fate ad essere amiche? Siete così diverse..." Alla faccia di tutti coloro che non credevano nelle nostre potenzialità siamo ancora qui a condividere vittorie e sconfitte, gioie e dolori.
    Alla base di tutto c'è un affetto grande che ci porta a capire
    l' altra anche senza parole... Basta uno sguardo!
    Adesso vi racconto come vivo io la nostra AMICIZIA!
    Betta è un uragano... Un concentrato di idee brillanti (vedi blog e molto altro), iniziative stravolgenti (portarmi a fare un tatuaggio...). Betta è sempre in perenne movimento e credetemi, che per me, con molte primavere alle spalle e molti cm. sul girovita, non è facile seguirla ma è talmente contagiosa che non riesco a rinunciare...Quando mi vede latitante in certe iniziative basta che mi punti addosso i suoi occhioni e mi dica un magico: "Ma dai!!!" Ed è fatta...
    Ha un sorriso così radioso che riesce a portare una ventata di gioia anche nelle mie giornate più nere...
    Ha un grande pregio... Mi vuole bene per come sono e credetemi non sono una persona tutta zucchero e miele...
    Da quando Betta è entrata nella mia vita sono diventata più giovane dentro...
    Gloria

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    1. Te possino, Gioietta...'sto giro mi sono commossa io!
      Qua facciamo Portobello (hai presente il programma lacrimevole di Tortora, sì?).
      In effetti, non che non ci sia stato nessuno a metterci i bastoni fra le ruote ma tutto sommato, meglio così:senza prove, nessun rapporto diventa più forte e noi oramai, con tutte quelle che abbiamo affrontato insieme, siamo una vera e propria macchina da guerra!

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  6. Io, molti anni orsono, parliamo degli anni '80 ho avuto una LALBERTINA. Intelligente, simpatica, generosa, andavamo d'accordo all'ennesima potenza. Ma la trovavo bruttina (peraltro non era nemmeno così bruttina: ora è considerata persino una bella donna!).
    Lei voleva anche altro. Io no.
    Sono un superficiale?
    Lupin

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    1. Mah, io direi che sei un caso più unico che raro... in genere gli ometti, soprattutto in età adolescenziale (e immagino che tu all'epoca lo fossi), non disdegnano le attenzioni di una fanciulla (a meno che non sia proprio un soggetto inguardabile, una roba tipo Ugly Betty intendo).
      Io, dopo che per la Cresima mother Angel ha avuto la brillante idea di farmi fare la permanente, lo ero...un soggetto inguardabile. E una volta sono stata l'Albertina della situazione. Peccato che poi la Betta al maschile (CHE CASINO CON 'STA METAFORA!), cioè quello a cui andavo dietro ma che non mi calcolava nemmeno chiedendo una grazia alla Madonna d'Oropa, sia venuto a ricercarmi a distanza di anni in modalità "zerbino" pentito per avermi rifiutata in malo modo (eh già, troppo facile così) ma, come dico sempre io: come nel calcio le partite durano 90 minuti e al massimo ci possono essere recuperi e tempi supplementari e magari anche i rigori ma poi stop così nella vita.
      Quando si sente nell'aria il triplice fischio dell'arbitro vuol dire che non ce n'è più (mi è venuta bene questa?).
      Mi sono spiegata, Lupin?

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  7. Benissimo. Come metaforizzi tu, non metaforizza nessuno.
    Magari hai ragione, ma dev'essere pieno di gente là fuori, che crede che ci siano anche incontri che si giochino in due fasi, con un'andata e un ritorno. Come la mettiamo con questi?
    Lupin II

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    1. Mmhmm... bella domanda.
      Direi che non sempre la vita offre una andata e un ritorno.
      Talvolta c'è solo uno scontro diretto senza tanti paracaduti.
      E uno deve essere capace di giocarsela bene.

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  8. Odio discutere con chi, alla fine, mi convince della bontà delle sue opinioni! In effetti, a volte ho fatto come il tuo amico zerbino. E non ha mai funzionato.
    Lupin III

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    1. Lupin? Ma quando arriverai al centesimo commento, sei sicuro di tenere a mente il numero esatto?

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  9. Sono sicuro di non riuscire a tenerlo a mente!
    Lupin IV

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  10. Cara la mia Betta!!! Siamo troppo simili!!! Anche io come te ero un maschiaccio, mi difendevo molto bene con i maschietti che rompevano le scatole le scatoline!!! Quando avevo 14 anni Pensa che ho giocato a calcio per 2 anni!!! Per più di un'anno ho giocato a kick boxing !! Poi all'improvviso ho capito che stavo diventando una donna e quindi sono passata a sport più femminili come la pallavolo.... però devo dire che anche gli sport maschili sono serviti a molto...
    Un giorno al liceo c'era un ragazzo (il bullo della scuola) che infastidiva molte ragazze.... era arrivato il momento in cui la mia pazienza superò il limite di sopportazione!!! Eravamo nel cortile della scuola durante l'intervallo... lui passa e appoggia "delicatamente" la sua manina sul mio fondoschiena........
    Ci fù un'attimo di silenzio che gelò l'atmosfera allegra di un'intervallo....
    Dentro di me una furia incontenibile.... parte un destro che lo disorienta per qualche secondo, nel frattempo tutta la scuola esulta e scommette denaro sulla mia vittoria....
    una ginocchiata nello stomaco lo piega dal dolore e il colpo finale.... un calcio nei polpacci che lo corica per terra!!!!! tutti i compagni di scuola urlano il mio nome !!! Non potevano credere che la Sara avesse steso il bulletto della scuola!! Da quel momento mi portavano tutti un gran rispetto ero diventata la paladina della giustizia!!!

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    1. Ecco perché, Sal, io aspetto con trepidazione i tuoi commenti: perché sai sempre tirare fuori dal cilindro quell'aneddoto che uno non si aspetta (ma diciamo che, nonostante da quell'episodio siano passati anni, tu - come me - la propensione alla rissa non l'hai persa, vero?)

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  11. Cara amica Betta come matusa ho avuto anch'io tante amicisie ma paro' mai cussi belle come la tua! Seto proprio bela !complimenti e continua a coltivar la tua bela amicisia!saluti a tutte le butele!!! Matusa 55

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    1. Matusa! Che fine avevi fatto? Lo sai che quando non ti fai sentire, qui ci si preoccupa tutti!

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  12. Bello questo nuovo blog! L'amicizia per me e' una cosa fondamentale per la mia vita infatti sono una persona con tante conoscenze ma di vere amiche e amici li posso contare sulla mano! Quando ero giovanissima ero una vera birbona dispettosa che si divertiva a fare scherzi alle amiche! Ero una piccola peste! Lo avresti pensato?? Baci a tutte chi sono? Una suocera a caso!! Ah!ahAh

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  13. Io vorrei sentirla al telefono Matusa!!!! il tuo dialetto è qualcosa di fenomenale!!!!!

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    1. A chi lo dici... io sto pensando di farle un'imboscata ma il Veneto è un po' troppo ampio per batterlo palmo a palmo!

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  14. Ciao a tutti!!!! anche io ho un'amica speciale con lei condivido risate, mal di testa, incazzature ecc.... ci ammazziamo dal ridere quando io ricevo telefonate indesiderate e faccio gestacci che solo noi possiamo capire !!! Te vogghio bbene assaje amica mia!! e tu sai di cui stajiu parrandu !!!! Vincenzina!!!

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    1. Vincenzina... guarda che se usi il calabrese per i tuoi messaggi in codice, caschi male perché io ti capisco.
      E poi: eu te capisciu picchi tu si paccia comu a mia!

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    2. Cristoforo,avevo scritto un papiro ma la mia goffaggine mà fatto cancellare il commeto mentre lo stvo riLeggendo!!! :((((((
      Betta appena ho piu temPo ritorno e lo riscrivo...
      Porca Paletta!

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    3. Ti aspetto, FraAle... hai una dimestichezza con la tecnologia quasi pari alla mia (ma a goffaggine di sicuro ti batto)!

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  15. Maria Vergine grazie Sara de dirme delle cosse cusi' simpatiche pecca' che semo lontane ma chissà mai che in un doman grasie alle alte velocità magari a meta' strada cercaremo de conoscerse!! Un basetto a tutte desso vago a dormir!! Matusa 55

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  16. Ma sai che attraverso il tuo blog, mi fai tornare alla mente cose che avevo dimenticato? Sai chi sono? Non te lo aspetteresti mai...Mother Angel

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    1. Sono o no la figlia migliore che hai (non foss'altro perché sono figlia unica! Ah! Ah! Ah!)??????
      P.S. = che mia madre scrivesse un commento al blog...bhè, questo proprio non l'avrei mai detto!
      Il potere del Cassonetto!

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  17. L'amicizia ....rara come i veri tesori prezioso...ma per rientrare davvero nel novero degli amici, si deve essere in pochi. Condivio gioie e decolori della mia vita dal 21 luglio 1970 con una splendida creatura di nome Osvi. E lei e'come un angelo:anche quando non la vedo, lei c'e sempre! A.

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  18. L'amicizia come l'amore x me sono tesori di cui non si può fare a meno..il mio Albertino si chiamava igor, I n s e p a r a b i l i
    dalla nascita ai nostri 23 anni,poi le nostre strade cominciarono a prendere pieghe diverse,lui la solita vita,io vado a convivere col mio maritino attuale e cambio paese e pian piano ci si perde,ma non nel cuore lui è sempre con me come un fratello che vive lontano e sono certa che anche per lui è cosi...nonostante non ci vedessimo e sentissimo ormai da anni,quando venne a mancare mio padre lui c'era..era li accanto a me...
    Ora invece con me due nuove amiche in questo paese.che non è il mio.Siamo inseparabili, fuori di testa e ghignamo da matti.Noi siamo le tre Caravelle e siamo troppo collegate..mi ritengo davvero fortunata in amicizia,ho sempre avuto un appoggio sincero e leale ed è veramente rassicurante...

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    1. Se già è una fortuna averne una, di amica vera, figurati due!
      Per quanto riguarda il tuo Albertino / Igor...non ho capito: anche nel vostro caso, qualcosa si è rotto per via di interessi extra amicali di uno dei due (suppongo di lui)?
      E poi, cara la mia FraAle, nel tuo calcolo ricordati che ci siamo anche noi, le amiche del Cassonetto, distanti fisicamente, virtuali ma CI SIAMO!!!

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