giovedì 18 ottobre 2012

WELCOME TO THE JUNGLE – PART ONE


Mettete un uomo alle prese con una domenica che si preannuncia perfetta (divano, tv, trasmissioni sportive).
Immaginatelo sereno e pacioso come un panda intento nella suzione del suo bambù.
E poi il dramma: l'imprevista proposta di lei.
Ta-dàn... Il gelo!
Rallegratevi, ometti. Niente più panico.
Noi del cassonetto vi forniamo un manuale di sopravvivenza per tali infauste eventualità.
E se a scrivere questo utile prontuario è il nostro Teto,
siete in una botte di ferro!


Esiste la domenica perfetta.
Per l'italiano medio, di sesso maschile, la domenica perfetta è una giornata, in genere di settembre, nella quale convergono, come fluenti affluenti ad un fiumoso fiume, più eventi sportivi contemporaneamente, tipo: Gran Premio di Formula 1 (ottima scusa per catatonizzarsi sul divano con un occhio solo semiaperto), Campionato di calcio di serie A, Mondiale di Ciclismo su strada (8 ore di diretta TV). Dato che non è vero che noi uomini siamo tutti uguali, come recitano le femmine in un ingiustificato mantra diffamatorio, esistono delle varianti significative: alcuni di noi preferiscono il tennis e guardano un torneo del Grande Slam, altri antepongono le MotoGP alle AutoF1.
Il mondo è bello perché è vario.
Esiste la domenica perfetta.
Che solitamente si trasforma in una domenica d'inferno, quando la tua moglie/amica/compagna, con la complicità di figli, se ne hai, ti lancia contro la temutissima Fatwa, l'orrido anatema, la nefasta maledizione: «oggi si va all'Ikea!».
A questo punto hai due opzioni. O tieni duro, ma ne paghi le conseguenze, o capitoli. Personalmente, calcolate le opzioni alternative, preferisco capitolare.
Tra le strategie che le femmine mettono in campo per vendicarsi di una mancata gita all'Ikea, vanno segnalate: guerriglia asimmetrico-terroristica, che passa da atti ingiusti e non conformi alla Convenzione di Ginevra tipo blocco della stiratura delle camicie, sequestro (modello lupara bianca) della divisa di calcetto, scomposizione e ricomposizione dell'arredamento casalingo, atteggiamento generale ostile ostentato, fino al temutissimo sciopero di Lisistrata (documentatevi e ne capirete il terrore). Capitolando, invece, la domenica è rovinata, ma si possono patteggiare interessanti opere compensative in cambio, incoraggiate dal morbido atteggiamento di gratitudine della popputa controparte.
Ora l'ostacolo è uscire indenni dalla giornata, magari trovando almeno il modo di aggiornarsi rapidamente sull'andamento delle partite, non tanto per seguire la squadra del cuore, quanto l'andamento dei propri beniamini al Fantacalcio. In questo l'era della multimedialità a portata di click, in effetti, aiuta a sopravvivere.

Direi che la foto non necessita di didascalia esplicativa...
E parliamo di sopravvivenza non a caso: l'ambiente IKEA è un ambiente ostile, infatti. L'uomo lo percepisce già nell'avvicinamento autostradale, nel corso della immancabile coda. Ne ha la conferma durante l'improbabile ricerca di un posteggio comodo.
E comincia a licantropizzarsi.
La trasformazione inizia ad essere evidente nel passaggio dalla parola al ringhio (che non va confuso col grugnito, che è il verso del maiale). Giunti all'interno del Magazzino, la manifestazione dell'ostilità dell'ambiente è di tutta evidenza: sulle pareti campeggiano trionfanti panorami selvaggi di tundre punteggiate da case in legno stile pioniere, gigantografie di fiumi in condizioni di permafrost, boschi innevati. La lingua dei cartellini è incomprensibile, costellata di vocali con dieresi e o tagliate.
A questo punto, la trasformazione è completa e l'uomo si è fatto lupo, con ambizioni da maschio-alfa, spesso francamente eccessive per fisico e prestanza.
Mentre la femmina-alfa si muove con agilità, eleganza e tutto l'entusiasmo che può mettere una donna nel dare fondo ai risparmi sudati con mesi di duro lavoro, il maschio-alfa, rivela la propria natura più ancestrale. Approfitta della distrazione della propria femmina-alfa, per posare impunemente gli occhi su tutte le rotondità delle altre femmine, anch'esse distratte, che gli passano accanto (e bisogna dire che, da questo punto di vista, l'Ikea offre spesso panorami mozzafiato).
L'orgia visiva trova una brusca fine nell'atteggiamento egoisticamente esclusivo degli altri maschi-alfa presenti e della propria femmina-alfa, distratta ma non scema, che alla fine se ne accorge a passa ad un atteggiamento a metà tra la ritorsione e l'opportunismo.
Approfittando dell'occhio incerto del lupo sorpreso durante la caccia di frodo, avanza la proposta di acquistare quell'armadio-che-mi-piace-tanto e che-risolverebbe-tutti-i-nostri-problemi-di-spazio, chiede, alternando occhi languidi (da Bambi, direbbe qualcuno) a sguardo da orca assassina. Il lupo e' in trappola, incastrato, bofonchia, e, infine si ritrasforma in uomo sconfitto.
Inizia una fase d'inferno, con l'immane fatica di risolvere il problema del trasporto del mobile, lo sforzo disumano di caricarlo, scaricarlo e “portarlo su” (come si sa, i mobili di quel tipo sono composti al 5% da avanzi di legno al 95% da colle e resine, che formano un connubio micidiale, del peso specifico pari a quello della ghisa).
Seguirà una settimana devastante, durante la quale ogni minuto libero sarà dedicato al montaggio del terribile manufatto, accompagnato da manuale d'istruzioni disegnato in modo inadeguato ed approssimativo e la pressione di occhi penetranti piazzati fissi sull'impacciato lavoro che stai portando avanti.
Ma questa è un'altra storia.

E noi femminucce, come rispondiamo?
Per saperlo, dovete aspettare il contro post della Betta...

13 commenti:

  1. Bhe dunque ikea.....un lampo vivido mi torna alla mente, un nome mi risuona nelle orecchie: trattasi di Ivar (pubblicizzato come "il terribile"). Scena: la casa intera sottosopra con il trasloco in corso, il giorno del matrimonio dietro l'angolo, chiediamo aiuto all'amico ingeniere patito di fai-da-te. Penso che siamo in una botte di ferro. Risultato: tempo di montaggio biblico, e Ivar il terribile che durante il montaggio ha un crollo degli scaffali tipo effetto domino on. La mano dell'amico sotto. Che dire...welcome to the jungle...
    The rose

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...Da ciò si capisce perché il Richy, noto intenditore ed amante di vini, quando deve recarsi nella nostra cantina per scegliere una bottiglia, abbia un sussulto...
      Questo per dire che l'Ikea può creare grandi traumi!

      Elimina
    2. Cose da fare almeno una volta nella vita:
      -montare lo scaffale ivar FATTO

      Elimina
    3. il vino lo porto io...non sia mai che debba scendere nella stanza di Ivar.

      Elimina
  2. Ehi Cassonetto's Queen, noi qui si aspetta trepidanti il TUO contro post!!!! Eh daje! P.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbi fede (citazione da un pezzo cult, "Sweet home Sambuceto" dei Pizza & Fichi)!
      http://www.youtube.com/watch?v=QrGpbxdcLDU

      Elimina
  3. io spesso rompo i mobili in fase di assemblaggio (soprattutto gli armadi, per la presunzione di montarli da solo, mentre le illustrazioni prevedono che si debba essere almeno in due. Però ho architettato funzionalissimi sistemi di riparazione, riciclando viti e staffe avanzate da precedenti assemblaggi (mi avanza sempre un sacco di roba).
    Colgo l'occasione per ringraziare la generosità di Betta che ha deciso di dedicarmi questo spazio sul Blog. Teto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... e pensa che è solo il primo di una lunga serie! D'altronde ci voleva una succursale "mascula" del Cassonetto della Betta!

      Elimina
  4. Racconto esilarante... Bravo Teto!!!
    Se le vostre fidanzate/mogli/compagne riescono a portarvi all' IKEA hanno tutta la mia ammirazione... Devo ammettere che di tentativi con il mio compagno ne ho fatti parecchi ma sono caduti tutti nel nulla fino a quando ho deciso di desistere...Senza mai mettere in atto nessuna rappresaglia...Tuttavia ho ricevuto tanti spunti quindi ritornerò all' attacco...
    A proposito di montaggio fai da te sono una maga...
    Gloria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...E allora non puoi perderti il contro post della Betta, giovedì!

      Elimina
  5. Pur avendo l’ambizione di appartenere alle FEMMINE - ALFA penso di riconoscermi di più nella categoria delle FEMMINE- GAMMA.
    Femmine, queste, che ovunque vanno, sempre e comunque riescono ad acquistare una GAMMA infinita di STR…ATE per lo più inutili che al momento dell’acquisto appaiono assolutamente e incredibilmente ESSENZIALI alla loro esistenza.
    Per loro e per me, l’IKEA è un vero Paradiso!
    Tra i GADGET IKEA indispensabili alla FEMMINA GAMMA (e che quindi io ho già acquistato) ci sono:

    -CANDELE di ogni forma,colore e profumo.
    Non si può tornare a casa dall’IKEA senza fare scorta di almeno un “SACCO da CENTO” di LUMINI crea atmosfera casalinga!!
    Ne ho così tanti in casa che mio marito potrebbe sospettare che alla stregua della Pina di Fantozzi innamorata del panettiere (mitico Diego Abatantuono) io possa aver perso la testa per un commesso di Torino simil-svedese;

    - LUCE NOTTURNA BIMBO a forma di FANTASMINO in tre modelli di differenti colori
    -fantasma VERDE: “ tozzo e tondeggiante dalla luce brillante” (fatta la rima) Utile anche come pila in caso manchi improvvisamente la luce in casa o vi ritroviate dispersa in un bosco…a volte serve ANCHE per addormentare il vostro bambino
    -fantasma BLU: a forma di lampadina Edison dalla luce pastellosa e calmante. Serve effettivamente al bambino per addormentarsi.
    -fantasma ROSSO: allungato e smilzo serve al bambino per trovarsi prima o poi in compagnia di un fratellino poiché la luce rossa che emana favorisce l’avvicinamento tra uomo e donna e l’espressione di alcuni loro divertenti e primordiali istinti.
    Dei tre il Rosso, che appare il più piacevole, è anche il più pericoloso ed è quindi quello che va maneggiato con maggior cautela.

    -SCATOLE,SCAtoline, scatolette…di carta e cartone di ogni dimensione e colore. Ne compero sempre più della roba che effettivamente ci dovrei mettere dentro…è QUASI una MANIA


    E’ anche vero che IKEA è innanzitutto un MOBILIFICIO( o almeno credo) solo che abitando io in un alloggio di 80mq superfluamente arredato, non posso che scatenarmi su questo genere di acquisti.
    Senza contare che facendo parte di quel 99,9% di donne accompagnate a marito che “col cavolo che ti ci porto nemmeno se me la prometti”, quella volta che riesco a farmi portare esplodo in un “tripudio di miccette”alla Supergiovane diventando in assoluto il PROTOTIPO della FEMMINA GAMMA e quindi mio malgrado una desiderata e ricercata…… FEMMINA ALFA!!

    LaSissi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già stavi nell'Olimpo delle mie preferenze da bloggara, del tipo che se pssano i giorni e il tuo commento non arriva inizio a chiedermi «Ma che fine ha fatto laSissi?»...ora, con la citazione del fornaio Cecco nonché con l'allusione alla canzone di Elio abbiamo proprio toccato l'azimut dell'empatia!
      Mi auguro comunque che tu non abbia sparato tutte le tue cartucce in merito all'argomento, perché ti ricordo che tra due giorni arriva la mia contro risposta che necessita di un tuo contro commento!

      Elimina
    2. Tranquilla cara Betta...ho ancora alcune cosucce da scrivere che ho tenuto nel taschino..PROPRIO PERCHE' ASPETTO con TAAANTAAA CURIOSITA' il tuo pezzo!!!!
      A presto e grazie...:O)

      Elimina