giovedì 11 ottobre 2012

C'È UN TEMPO PER...

...nascere e per morire, per piangere e per ridere, un tempo per stracciare e un tempo per cucire, uno per tacere e uno per parlare... lo dice anche la saggezza senza tempo della Bibbia (Qoelet 3, 1 – 11).
Ma c'è un ex giornalista italoamericano che ha deciso di andare oltre, scendere nei dettagli e studiare quel'è il momento migliore per compiere quelle azioni che più o meno abitualmente tutti noi svolgiamo durante la nostra giornata. Perché – dice lui – nella vita è tutta una questione di azzeccare il “timing”.
E così Mark Di Vincenzo, nei suoi due curiosi libri “Compra il ketchup in maggio e vola a mezzogiorno” e “Compra le scarpe di mercoledì e twitta alle quattro” (diventati, manco a dirlo, dei veri best seller negli Stati Uniti) ci insegna che se vogliamo suonare al meglio uno strumento lo dobbiamo fare nel tardo pomeriggio, quando la coordinazione mano – occhi raggiunge i livelli più alti mentre se abbiamo deciso di iscriverci in palestra, conviene farlo d'estate (quando quelli che si sono iscritti a inizio anno hanno già gettato la spugna e quindi piovono sconti) e se desideriamo cambiare casa, dovremmo farlo a dicembre (in inverno il clima rende le operazioni di trasloco ancora più difficoltose e questo farebbe scendere i prezzi, sostiene il buon Mark. E comunque il giorno migliore per fare una offerta è il primo martedì del mese, ci tiene a farci sapere).
Ma non è finita qui. Volete mettere un post su Facebook? Meglio farlo la mattina prima delle 7 (cioè quando la gente si prepara per andare al lavoro) o la sera dopo le 22 (quando si registrano i più alti picchi di affluenza sui social network).
Volete volare al prezzo più basso? Bisogna partire intorno a mezzogiorno. Vi serve un nuovo paio di scarpe? Meglio acquistarle di mercoledì (quando arrivano a costare fino al 40% in meno) mentre per le borse e la gioielleria i giorni migliori sono rispettivamente il giovedì e il venerdì.
Sappiatelo.

Eh sì, è tutta una questione di “timing” (Torino, periferia nord)

E ancora: non ne potete più della vostra metà? Evitate gli addii mattutini e optate per la sera, quando la pressione del sangue e il ritmo cardiaco diminuiscono facendo calare anche il rischio d'infarto (in effetti, ve la riuscite ad immaginare una scena tipo: ore 7, blin blin, suona la sveglia, spegni la sveglia, ti giri ed esordisci con un «Caro, non ti amo più»??? Forse solo una psyco avrebbe il coraggio di farsi un numero del genere!).
Per lo stesso motivo, un licenziamento non andrebbe mai comunicato prima delle dieci del mattino, mentre se vi accingete a un colloquio di lavoro, l'orario migliore è dopo le 18, perché gli ultimi incontri sono quelli che si ricordano di più e ci sono quindi più possibilità di epilogo felice.
In tal caso, se vorrete festeggiare una assunzione fresca-fresca, meglio prenotare un ristorante di martedì quando viene offerto un servizio migliore.
State per chiedere un aumento? Dopo le 17 avrete più chance di ottenerlo. Volete rivedere il vostro look? Dal parrucchiere è meglio andare di martedì, sono meno affollati e più disponibili. Sniff... Snifff... c'è aria di fiori d'arancio? Mark vi consiglia di convolare a giuste nozze di venerdì (ed evidentemente non conosce il detto “Nè di Venere né di Marte ci si sposa né si parte”) perché costa la metà rispetto al weekend.
Morale della favola: c'è sempre un'ora della giornata, un giorno della settimana o del mese, un periodo dell'anno o di una vita intera che si rivela ideale per fare qualcosa.
Dal canto mio, «sono scettica» per dirla alla Giorgia – Elio (avete presente “Ignudi fra i nudisti”?).
A me questa storia che ci debba essere un momento giusto (ma “giusto” in base a cosa?) per ogni azione, acquisto, pensiero mica convince.
Sapete cosa mi lascia così perplessa? Il fatto che nemmeno io (per dire una al cui confronto Monica Geller è una disorganizzata), nell'iper programmazione delle mie giornate, riesco a contemplare di destinare in maniera così maniacale un momento adatto per ogni singola incombenza da svolgere (tranne due eccezioni, una lavorativa e l'altra culinaria: le pergamene si traducono di pomeriggio e dopo un buon caffè doppio, pena l'abbiocco istantaneo, mentre alle ore 19 della domenica scatta il coprifuoco e l'unica operazione consentita è quella di fiondarsi in cucina e preparare, impastare, stendere, guarnire, eccetera... l'eccelsa pizza – made by Rose – fatta in casa).


E voi? Come siete messi a “timing”?
Ci sono delle azioni che svolgete solo in determinati orari? Andate anche voi, come Mark, in cerca del momento giusto? O, come la Betta, vi lasciate guidare dall'istinto del momento?

15 commenti:

  1. Seeeee ,magari,sai che spettacolo.....una tabella di marcia per tutto?????Ma gia' per il fatto che sono mamma di una bimba di poco piu' di due anni,ho tre cani e soprattutto sono la moglie di mio marito,sono costretta, mio malgrado a non avere tempi(a dirla tutta a non avere tempo nemmeno per me!!!).Non e' possibile programmare nulla....e cio' mi rende alquanto nervosa specialmente quando hai accanto qualcuno che non sa cosa sia la parola "tempo".Lo stress mi assale quando in previsione di un qualsiasi evento (sia esso una visita medica o altro)IO mi ALZO prima del suono della sveglia e lui, nonostante lo solleciti svariate volte, se la dorme fino a mezz'ora prima dell'uscita,con conseguente ritardo e aritmia nervosa della sottoscritta...Naturalmente la colpa del ritardo e' mia che ho perso tempo e non l'ho svegliato in un orario appropriato(...e datemi un martello...che cosa ne vuoi fare....etc..).No,ho dovuto rinunciare al mondo perfetto dove tutto combacia come i pezzi del piu' grande puzzle del mondo....A volte devi fare andare le cose un po' cosi' alla ca..o di cane, ma e' la vita e, se tutto fosse programmato, saremmo sterili robot senza sentimenti ed emozioni e cio' sarebbe inevitabilmente di una tristezza infinita..... ;)

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  2. Bhe, il momento giusto per fare le cose é quando le devi fare. Ne prima ne dopo. Ovvero dovrei fare sport al mattina ma devo farlo solo dopo le 23, dovrei mangiare entro le 13 a pranzo e le 19,30 a cena ma devo farlo Alle 14.30 e alle 21.30... Gli incontri commerciali li devo fare quando i clienti mi vogliono vedere... Credo che il segreto sia dare tutto quello che si ha nel momento in cui lo devi fare. The Rose

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  3. Io sono antitempista e non programmatore per eccellenza. Se ho una virtù è quella di sapermi improvvisare ogni giorno, da buon italiano medio, ridefinendo al volo le mie priorità.
    L'unica cosa nella riesco a dominare il tempo è la capacità di svegliarmi presto al mattino: non comprendo l'utilità delle sveglie. Un esempio? Settimana scorsa sono andato al concerto del Molleggiato, sono arrivato a casa alle 4 e alle 6,30 ero in piedi, pacioso come un frate. Questa capacità (di dormire poco ma profondissimamente)mi permette di fare un sacco di cose, mentre gli altri ronfano, un po' sull'esempio del mefistofelico Giulio Andreotti. Io penso addirittura che sia un po' una cosa generazionale questa mancanza di tempismo: siamo tutti (sto)nati fuori tempo. Volete degli esempi? Quando avevo 14 anni e potevo andare in motorino col vento nei capelli, hanno reso obbligatorio l'uso del casco. A 16 anni, età che aspettavo solo per fare le gite colastiche di più giorni, nella mia scuola hanno abolito le gite (per colpa di un tipo che ha fatto l'asino, ma che, accidentalmente era il nipote di colui al quale era intitolato l'Istituto, per cui, impunito lui, hanno punito tutti gli altri). A 18 anni, quando l'esplosione ormonale era ingestibile e speravo di lanciarmi in una vita sessual-affettiva sfrenata, superficiale e spensierata, è comparso l'AIDS, col suo contorno di repressione dei costumi nelle ragazze. Ora che sono nel pieno dell'età produttivo-lavorativa, è in corso la peggior crisi economica del Dopoguerra. Quando andrò in pensione, non ci sarà la pensione. Si aggiunga che l'Universo stesso è destinato alla distruzione. Perché mai dovrei cercare di organizzare con precisione chirurgica la mia vita e la mia giornata? Lasciatemi alla mia improvvisazione da trovatore, affrontare giorno per giorno il canovaccio della mia vita.
    Teto

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    1. Ecco due esempi di efficente pragmatismo declinato al maschile dalle due punte di diamante mascoline del nostro Cassonetto... Rose, Teto: come faremmo senza le vostre perle di saggezza (e lo dico scevra - aggettivo che so essere molto apprezzato da Teto - da ironia)?!?

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  4. Butele mi son molto fatalista lasso che le cose che devo fare non mi facciano diventare schiava di esse! Po mi penso che le meio vivere momento per momento le situassion senza patemi cosi' la giornata e soprattutto la vita diventa meno pesante.....e vi diro' un segreto riesso a far abbastanza robe!! Ciao. Matusa 55

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    1. Matusaaaaaaa!!Leggerti mi piace sempre assai...anche perchè con questo accento mi ricordi tanto la mia amata nonna Adelaide Francesca da Rovigo che in merito al tempo la pensava come te e, tra l'altro, diceva sempre "TOSETA SBAUSONA (perchè già allora mi applicavo affettuosamente sbaciucchiando le persone alle quali volevo bene) NON STAR SEMPRE A CORERE e ad AFANARTE che CHI VA PIAN VA SAN e VA LONTAN e chi VA FORTE va a la MORTE" Aveva la saggezza dei nonni, cosa vuoi, e per sapere se era il momento giusto di alzarsi ascoltava il canto del gallo, per avere in tempo reale le previsioni del tempo ascoltava i dolori alle sue articolazioni, per sapere se era il momento di coricarsi guardava che le sue galline fossero tutte spontaneamente entrate nel pollaio..
      Cose così...che nella loro semplicità un pochino, come lei, in questa frenetica e complessa vita, mi mancano.
      LaSissi

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  5. Geniale la foto... ma dove sei andata a scovarla?

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  6. Le programmazioni orarie non fanno proprio per me sottoposta, per esigenze lavorative, a orari rigidi e serrati...Quando esco da scuola spazio alla creatività oraria. Nel caos delle mie infinite giornate riesco a preparare il minestrone mentre programmo la lezione per il giorno successivo, nel frattempo esco con il cane per i suoi bisogni fisiologici e continuando a pensare alla lezione di scienze incrocio le dita nella speranza che il minestrone non si trasformi in una ratatouille fumèe...Creatività che mi ha portato nel corso degli anni ad essere entrata nel clan degli ipertesi...
    Penso che siamo sufficientemente programmati in una serie di cose, almeno un briciolo di libertà nel decidere il quando, il come e il perchè.
    Che fortuna Teto ad avere queste capacità di recupero... Io avrei vagato come il fantasma dell' Opera fuori da scuola chiedendomi il perchè...
    Ciao a tutti.
    Gloria

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    1. Dicono che la Donna con la "D" maiuscola del nuovo millennio debba essere multitasking... e tu ne rappresenti il prototipo ideale! Mica pizza & fichi, Glo'!

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  7. Capacita' di recupero eccellente! In compenso, come tutti gli uomini non riesco che a fare una sola cosa per volta. E spesso in modo pessimo!
    Teto

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  8. Gli orari anche per me sono uno stress!! Avendo famiglia , lavoro e quant'altro non riesco a programmare mai molto soprattutto per le mie cose che vengono sempre anteposte da mille altre e quindi ......vivo alla giornata al meglio che posso cercando di non farmi venire un coccolone per il continuo sovracarico di cose da fare! Mi riprometto sempre di cercare una nuova filosofia di vita. Chissà se la troverò sono fiduciosa!! Ciao ciao la suocera

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  9. Innanzitutto, il mio portafoglio ringrazia questo Mark perché da questa settimana potrò ACQUISTARE un paio di scarpe (col tacco) in più sentendo fino al 40% di senso di colpa in meno verso il mio conto corrente.
    E perché ora, sapendo l’ora di massima affluenza nei collegamenti, potrò ottenere molti più “ MI PIACE” sui post che metterò sulla mia bacheca da “Feisbucchiana” dipendente. ( Mark, già mi sei simpatico!!)
    Oltre a queste due dritte ASSOLUTAMENTE NECESSARIE alla parte frivola della mia anima, penso proprio che ME NE INFISCHIERO’ TOTALMENTE di quella che è considerata l’ora GIUSTA per fare la tal’una o la tal’altra cosa e, come sempre, farò quello che MI PIACE FARE. Devo dire che PERSEGUO assolutamente il mio tempo EMOTIVO PERSONALE, quello cioè in cui si prova GRAN PIACERE nel fare le cose che stai facendo. Non che a volte non senta alcune incombenze come pressanti e faticose…. è che mi CONVINCO a tal punto che quello che sto facendo è cosa buona, giusta e utile, che anche quello che è DOVERE ( e tra lavoro e vita in family le cose da programmare e da tenere assolutamente in agenda sono davvero tante) il più delle volte diventa una cosa che mi fa PIACERE FARE.(è un atteggiamento positivo alla vita che mi aiuta assai…) Parlo anche delle relazioni che devo scrivere per lavoro, o dei colloqui con alcuni barbosissimi utenti o anche delle “RIUNIONI CON LE QUALI O SENZA QUALI si RIMANE TALI e QUALI”. Un’ unica eccezione la faccio per lo stiraggio…da quello non si scappa almeno una volta alla settimana e i miei poteri di auto convincimento sulla bellezza, l’utilità e l’ora giusta dell’azione spesso, devo dire, vacillano.
    La scorsa settimana ho perso un caro amico e l’unica vera RIFLESSIONE che mi viene da fare sul TEMPO è che “CHI ha TEMPO, NON aspetti TEMPO”.
    Non stiamo ad aspettare che sia il momento giusto…. perché il momento giusto siamo noi a crearcelo il più delle volte ….dal lavoro all’amicizia, all’amore…e se CI SI SENTE DENTRO che quello è il momento giusto per mangiare un gelato tripla palla di nocciola con panna, di fare una passeggiata, di combinare un buon affare. O di andare al ristorante cinese, di raggiungere una persona cara per passarci anche solo dieci minuti della giornata, di comperare un libro, di telefonare alla mamma …beh…cosa ASPETTARE???? Quel momento, fatto proprio così, non tornerà mai più e domani magari sarà troppo tardi per viverlo!!

    Non so se ho proprio centrato il tema della discussione ma stasera ho avuto un VIRAGGIO ESISTENZIALE!!!:O)))
    Buonanotte a tutti amanti del cassonetto.
    LaSissi



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    1. Sappi LaSissi che sei investita oramai di una grande responsabilità: il tuo commento è ormai irrinunciabile, un must, una condicio sine qua non, è come l'"Ite, missa est" al termine di una funzione e fino a quando non arriva io non posso mettermi a pensare al post successivo.
      P.S. : se per caso constati che davvero si risparmia seguendo i consigli di Mark, batti un colpo!

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  10. Cara LaSissi setto che te me se molto simpatica! Se sente subito che nel to' DNA ghe se del sangue veneto dalle me parti......el me fa un gran piaser! E po come setto avanti , leso con piaser i to' commenti! Come la to' nonna Adelaide anche a mi mancano ormai la spontaneità e la genuinità de na volta ora semo tutti troppo nevrotici e lassemo perder la semplicità che le la miglior cosa par viver bene!!ciao ciao Matusa55

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