giovedì 4 ottobre 2012

(DIS)AVVENTURE VACANZIERE

Dell'episodio increscioso occorsomi durante l'amena vacanza in Calabria vi ho già detto e così pure della rovinosa caduta del Rose con valigia a seguito.
Oggi invece parliamo di aneddoti vacanzieri che non necessariamente abbiano messo a rischio la vostra incolumità.
D'altronde è ottobre, si tirano fuori le maglie, si mettono via – SIGH! – i vestiti svolazzanti in lino e ricordare qualche minuto le ferie fa bene all'umore e aiuta a combattere la malinconia autunnale!
«Il viaggio è come il matrimonio: il metodo sicuro perché vada male è pensare di poterlo controllare», sosteneva John Steinbeck. Forse è proprio per questo motivo che io – sia che si tratti di una breve gita fuori porta, sia che debba affrontare un soggiorno all'estero – nel momento in cui mi accingo a varcare la soglia di casa resetto il mio habitus mentale con relativa, rigorosa, innata predisposizione alla programmazione e ne adotto uno decisamente cazzaro e spensierato.
Ed inevitabilmente abbondano gli episodi buffi, di quelli che lì per lì ti dici «E adesso cosa faccio?» ma poi te ne ricordi per anni, anzi, in un certo senso assurgono quasi a compendio dell'intera vacanza e così finisce che forse non ho tenuto a mente ogni singolo particolare del mio tour al Louvre o di Firenze o della Normandia ma gli episodi che vi sto per raccontare... uh, se me li ricordo bene quelli!
Mi dimettono dall'ospedale dopo l'incidente agli occhi tra mille raccomandazioni: dell'agognato relax fronte mare mi ero goduta solo qualche giorno e così impipandomene di quei divieti (tipo «Non legga, non guardi la televisione, non guidi, non faccia passeggiate se non accompagnata per almeno un paio di mesi»... una vita da vegetale, insomma), con l'incoscienza dei vent'anni, parto col fido Albertino. Destinazione: Parigi.

1998: la Tour Eiffel, la Betta e... la “Piscio Card”
Premessa: dato che, per non farmi mancare niente, durante la fase da “non vedente”, per fare la splendida ho cercato di andare in bagno da sola ma ho centrato un carrello dei medicamenti sputtanandomi il menisco sinistro, la mia andatura era decisamente claudicante.
Guida Michelin alla mano, si parte a visitare la città.
Com'è, come non è, per attraversare la strada, se non di corsa almeno con un passo un po' celere, mi parte il libricino che dopo aver disegnato in volo una parabola perfetta atterra sull'unica pipì di cane nell'arco di 500 km quadrati. Da allora, opportunamente sterilizzata, la guida è stata soprannominata “Piscio Card” e per questa facezia siamo andati avanti a ridere per giorni!
E per restare in tema di episodi pulp, immaginatevi quest'altra scena.
31 dicembre 2002. Ore 20.30. Dopo un lungo vagare per tornare in albergo, il Rose e la Betta comprendono di essersi persi sull'Appennino tosco-emiliano. Senza un'anima cui chiedere indicazioni e sprovvisti di Tom Tom, Jerry Jerry o navigatore satellitare che dir si voglia, capiscono di trovarsi in piena atmosfera «sì, viaggiare […] e di notte con i fari illuminare / chiaramente la strada per saper dove andare / con coraggio gentilmente, gentilmente» quando inizia a nevicare e alla fidata Twingo – di decima mano, con circa 200.000 km. all'attivo – si rompe il tergicristallo. Non so dirvi come, arriviamo in albergo qualche minuto prima dello scoccare della mezzanotte con la faccia del povero Rose completamente ghiacciata per aver dovuto guidare con la testa fuori dal finestrino.

Compagna di mille (dis)avventure
E per un finale col botto, come non citare il nostro viaggio in camper?
Nell'estate di qualche anno fa, abbiamo la malsana idea di aggregarci ad altre due coppie e di provare l'avventura di una vacanza on the road. Dopo tre giorni a Disneyland Paris, prima di puntare verso nord, si rende necessario scaricare le acque nere peccato però che non si riesca a trovare un'area attrezzata neanche piangendo e che quando finalmente ne becchiamo una, c'è una coda di ore, un profumo non proprio di violetta e nel frattempo – ora che tocca a noi – si è messo pure a diluviare. Al povero Rose non resta che togliersi il cappello da Apprendista Stregone, armarsi di santa pazienza (sforzandosi di non sentire i camper dietro di noi strombazzare con insistenza per mettergli fretta) e mettersi all'opera (e vi risparmio la foto successiva, nonostante, da buona reporter, abbia documentato la scena).

Spurgo Service in allestimento
E voi? Che ne è dei vostri strambi aneddoti vacanzieri? Qual'è quello a vostro avviso più divertente? Forza, gente: buttatelo nel mio Cassonetto!


15 commenti:

  1. Betta, senti qua:il mio ex mi ha lasciato al secondo giorno di vacanza a 1000 km di distanza da casa. Adesso che sono fidanzata con uno normale, di quell'episodio, come insegni tu, rido ma li' per li'...sti aizzi! Fra'

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  2. Buonasera!Di fatti "eclatanti" me ne sovviene uno solo...tornando da un viaggio con mio marito(allora eravamo ancora felicemente fidanzati)ci trovavamo sull'autostrada e davanti a noi c'era un tir che in piena velocita' ha perso uno strato di copertone che ruotando allegramente si dirigeva con gioia verso la nostra auto...fortunatamente, vuoi i riflessi di mio marito, vuoi che il pezzo di copertone ci ha agevolato scartando verso destra....oggi posso raccontare questa storia...Un altra chicca (se cosi' posso definirla)e' avvenuta durante la visita della casa di D'Annunzio,io come una bambina sognante assorbivo come una spugna ogni minimo particolare affascinata da quel viaggio a ritroso nel tempo...totalmente ignara che accanto a me ,sempre il mio futuro marito,stava avendo in contemporanea un attacco di panico farcito con una bella spruzzata di claustrofobia....Ancora oggi non riesco a spiegarmi il motivo...anche perche' allora me ne sono accorta alla fine del "giro", quando ,voltandomi verso di lui candidamente dico:"lo rifacciamo????" e li mi accorgo del suo viso cosi' pallido da essere quasi fosforescente.... ;)

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  3. Che vacanze fantozziane abbiamo fatto nel lontano 1986 a Malta!! Bambini ancora piccoli perso bagaglio completo !!! Rimasti praticamente senza niente da mettere per fortuna anche a Malta ci sono i mercati e quindi.....shopping folle costumi magliette e quant'altro ma tutto sommato poi siamo stati bene! Pensate che la nostra valigia invece fece un bel viaggio in Australia ed e' ritornata a Biella in autunno!!! Ciao a tutti la suocera

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  4. Premetto che gli aneddoti che vado a raccontarvi sono avvenuti quando il mio stato civile era "single":
    - Estate 1991 - Cape Code, entro in un locale perchè sono stanca, accaldata e decido di fare una pausa rinfrescante. Improvvisamente mi accorgo che il locale pullula di bei ragazzi - avete presente i tipi che si trovano sulle copertine dei giornali??? Proprio quelli!!!- Fra me e me dico che è stata proprio una gran fortuna aver trovato quel locale, roba da ritornarci... Noto tuttavia, da parte della fauna un certo fastidio per la mia presenza... Per farvela in breve era un locale per soli uomini e io lì come una pirla a elergire sorrisi. Tonta nel DNA.
    - Capodanno 1993 - Una coppia di amici mi convince a ragguingerli in montagna perchè devo smetterla di rintanarmi in casa ...bla bla bla, mi descrivono le meraviglie del luogo dove trascorreremo il Capodanno specificando che ci saranno molti loro amici single...bla bla bla. Per non farmi triturare ulteriormente decido di andare affrontanto un viaggio allucinante. Fra tempeste di neve e strade ghiacciate arrivo al locale dove ho trascorso il Capodanno con la coppia di amici che tubava e un dj annoioato...Il vuoto assoluto!!!Con quelle strade impercorribili solo la deficiente si era messa in viaggio...
    - Estate 1993 - Prendo una sbandata epocale per un istruttore di subacquea che avrei seguito in qualsiasi abisso e lui mi invita a trascorrere una giornata al mare... Avete presente quando uno è al settimo cielo? Non capivo neppure dove stavamo andando con la barca...Io, con sguardo adorante e aria inebetita, mi tuffavo, nuotavo al suo fianco, riemergevo e prendevo il sole sulla barca... Sì, prendevo il sole, peccato che in tutta quella tempesta ormonale mi sono dimenticata di mettere la crema solare (quella che devo usare io è quella per i bambini: protezione 200!!!). Alla sera, rientrando, avevo le sembianze di un gamberone alla griglia, la cena non è stata per nulla romantica e il "dopo-cena" inesistente...
    Alla prossima!!!

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  5. A me viene in mente l'estate del 1996, quando mi convinsi a partire con una nutrita comitiva biellese, per una crociera economica nel Mediterraneo. Ci imbracammo su un cargo battente bandiera Ucraina: una vecchissima nave militare di ausilio, riadattata a nave da crociera per appartenenti alla Nomenklatura Sovietica, infine, dopo la caduta del Muro di Berlino, abilitata a nave da crociera per poveri. Il nome della sinistra nave era TARàS SCHEVCHENKO (credo fosse il nonno del bomber del Milan)e in ogni angolo dell'arredamento, in rigoroso sobrio design URSS anni '70, campeggiava orgogliosamente la scritta cirillica CCCP. L'equipaggio era rigorosamente ucraino, parlava ucraino e si divideva eroicamente tra servizio in guanti bianchi al ristorante di giorno e spettacoli folkloristici ucraini la sera. Il top della vacanza avvenne durante la sosta a Minorca. La comitiva decise di avventurarsi in pullman alla ricerca di una spiaggia nota, dalla parte opposta dell'isola ma, avvinti dallo scazzo vacanziero e anche dal senso di sicurezza dato dalla terraferma, piacevolmente priva dei sinistri scricchiolìi dell'inquietante Taràs, sforò clamorosamente l'orario di rientro previsto, accorgendosi tardissimo dell'assenza di corse del pullman di ritorno utili per arrivare all'orario di imbarco previsto. Ci lanciammo in un autostop matto e disperatissimo, ovviamente esibendo le curve delle ragazze per cercare di ottenere un passaggio salvifico. Riuscimmo ad arrivare con due ore di ritardo, accolti dagli applausi ironici degli altri crocieristi e il Comandante ci riservò 20 minuti di minacciosissima ramanzina, rigorosamente in Ucraino, nel proprio ufficio di rappresentanza, che sembrava di essere in un film di 007. Da allora, ho fatto un voto che mi obbliga a caricare qualunque autostoppista, a qualunque ora del giorno e della notte. Speriamo bene!
    Teto

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  6. Dieci anni fa durante il mio viaggio di nozze in Andalusia me ne stavo bella bella a fare la turista per le strade di SIVIGLIA. Era Luglio, faceva un caldo da sudare in contropelle e io indossavo (perché la metamorfosi di donnafissatacoitacchi è arrivata qualche anno dopo) uno di quei bei sandali dalla suola ULTRAPIATTA che si usano nelle occasioni in cui devi camminare molto e stare molto comoda. Fai una foto di qua, fai una foto di là, guarda in giù, guarda in su alla scoperta delle meraviglie della città finchè…SGNAC.SPIACCIACK…pesto LA PIU’ ENORME CACCA del PIU’ ENORME CANE ANDALUSO mai esistito sulla terra. Beh, non è che proprio la pesto…la raccolgo come la pala di una DRAGA tra la suola ultrapiatta del sandalo e il mio candido piedino!!! In una situazione del genere una pensa... “Sono in viaggio di nozze…MIO MARITO VERRA’ in mio soccorso????” NEANCHE per IDEA!!! Mio marito, il Michè, se la rideva come un matto insieme alle altre SESSANTA persone della nostra comitiva mentre mi scattava una foto perché “MICA si può NON FARE un FOTO RICORDO di un evento di questo tipo!!
    Si può solo dire che è stata una vera Figura di M…. e con la lettera maiuscola, per giunta!
    Sempre durante la stessa vacanza io, totalmente incapace di nuotare davvero DECIDO di dimostrare che almeno sono capace di divertirmi giocando a prendere le onde.
    Pseudonuota, pseudonuota…. mi ritrovo improvvisamente al largo in un mare che un po’ di onde in effetti le aveva…Ad un certo punto girandomi verso la riva vedo il Michè che mi saluta (o almeno credevo). Non mi stava affatto salutando!!! Si stava SBRACCIANDO per avvisarmi che stavano arrivando delle onde sempre più alte e che quindi era meglio per me rientrare.
    Siccome non ci vedo un tubo (porto gli occhiali) e da allora ho anche dei seri dubbi sulla mia intelligenza, mi sono girata e sguazzando allegramente tra le onde sono ancora verso il largo..
    AD UN CERTO PUNTO arriva LA PIU’ GRANDE ONDA MAI VISTA in ANDALUSIA e mi sommerge totalmente !! Con il senno di poi, dopo l’enorme cacca dell’enorme cane e l’enorme onda tzunami mi vien da pensare “Echeccavolo è, c’hanno tutto enorme in quest’Andalusia???”
    Non so bene cosa sia successo in quei pochi secondi, minuti, boh? in cui l’enorme onda mi ha riportata a riva ribaltandomi più è più volte. So solo che ad un certo punto ho sentito il braccio del Michè che mi ripescava dall’acqua e che quando sono uscita, TUTTI sulla spiaggia mi guardavano sorridendo perché ero TOTALMENTE NUDA !!
    La grande onda si era mangiata il mio costume spaventandomi a tal punto che ora se proprio devo nuotare nuoto in orizzontale dove si tocca…e sinceramente…fanBIP alle onde!!!
    E’ tutto.
    E in effetti mi sembra possa GIA’ BASTARE!

    PS: dato che oltre a non vederci un tubo non tengo mai la bocca chiusa, ho bevuto mezzo mare, bleaaaa!!!
    PS2: mi inquieta un po’pensare che qualche maniaco della foto-ricordo mi abbia immortalato appena riemersa dal mare...
    La solita Sissi

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    1. La Sissi, ti giuro: stasera proprio non c'era verso di risollevarmi il morale ma a leggere delle tue prodezze non ho potuto farne a meno!
      Il fatto è che le racconti così bene le tue (dis)avventure che mi sembra di vederti (e dire che ti ho incrociato un secondo a una festa anni Ottanta ma in realtà non ci si conosce di persona).
      Per solidarietà femminile, ti posso dire che come il Michè, pure il Rosa non è stato molto celere nel venirmi in soccorso... anzi.
      Era dicembre, nevicava. E noi si doveva uscire con la mia auto. C'era una discesa in condizioni inenarrabili e io temevo per l'incolumità della mia Milla (che è il nome della mia quattro ruote). Lui mi fa: «Vai a vedere se è ghiacciato per terra».
      Hanno raccolto quel che restava di me qualche km più in là, mentre lui piangeva dal ridere chiuso nell'abitacolo al caldo.
      Mortacci!
      ...ah, dimenticavo: il terreno era "leggermente" ghiacciato!

      PS: mi consola pensare che, accomunate dall'essere entrambe un po' talpe, non sono la sola ad aver sviluppato mondiali figure di merda (e capisco che citare questa parola, sapendo ora del cane andaluso possa aprire vecchie ferite nel tuo animo sensibile) causa la mia ostinazione a non indossare sempre come dovrei gli occhiali!

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    2. Oh che bello il poter risollevare il morale altrui!!! Anche io apprezzo sempre tanto chi lo fa con me nelle mie giornate “grigio-maceria”!! Mentre leggevo la tua risposta mi è venuta in mente di scriverne un’altra delle mie…Allora emm..prima che iniziasse il periodo dei GRANDI DUBBI SPIRITUALI (nel quale peraltro sono ancora dentro mani e piedi) periodo che di solito una persona normale tende a viversi nell’adolescenza, ero una fervente cristiana cattolica praticante.
      Motivo per il quale oltre ad essere catechista dell’A.C.R, prima chitarra nella cantoria parrocchiale e non so più quante altre cose di questo genere, una volta all’anno, in estate, mi recavo come DAMA della Carità di una nota organizzazione di Biella, in accompagnamento degli ammalati al noto Santuario Mariano di Lourdes sui Pirenei. La faccenda fin qui è molto seria e garantisco che sono state esperienze meraviglise e fortificanti…MA: immaginatevi la Sissi, a 16 anni,in candida divisa bianca e velo blu (fonti attendibili sostengono che fossi anche una bella dama!), che viene messa a fare servizio di “SALA”, una sorta di reparto ospedaliero, senza aver mai visto in vita sua nemmeno una flebo…Capirete immediatamente il perché dopo il lungo viaggio in treno durato 16 ore nelle quali la sottoscritta famosa per le sue notti INSONNI, non aveva chiuso occhio, messa di fronte alla medicazione di un “ANO ARTIFICIALE”(!!!) si è IMPRESSIONATA a tal punto che è SVENUTA dritta tirata ai piedi della caposala.
      Non contenta, la sera dopo la caposala, che forse non aveva proprio ben capito chi aveva di fronte, ha messo la sottoscritta a “fare la notte”…. A inizio turno,sempre la sottoscritta, viene chiamata al capezzale di una malata che le chiede di essere aiutata a lavarsi un occhio. Peccato che l’OCCHIO fosse una PROTESI e che la malata nella totale normalità del gesto ( per la malata!!) la porgesse alla sottoscritta sulla propria mano!!! SECONDO SVENIMENTO e immediato trasferimento della Sissi al refettorio ad apparecchiare e sparecchiare tavoli e a pelar patate!!
      Non contenta, l’anno dopo durante la fiaccolata serale in processione la sottoscritta mentre spingeva sulla carrozzina l’ennesima malata cercando di intrattenerla commentando lo spettacolo delle fiaccole accese, della manificenza della cattedrale del Santuario, della presenza di una certa forza spirituale che avvolge tutti i pellegrini ecc,ecc…invita la sopracitata ammalata a GUARDARE tutto ciò e ad assaporarne la magia..Peccato che la malata ad un certo punto se ne sia uscita con un “Cara dama, è tutto bellissimo e lei è davvero carina a descrivermi tutto questo e a invitarmi a GUARDARE tutto quello che sta succedendo però…sa…è che io sono CIECA!!!!! “ In quel momento avrei voluto essere ai tempi di ZEUS per chiedergli implorante di mandarmi istantaneamente un FULMINE!!!!
      Il Signore invece è stato più clemente con me e chiudendo un occhio sulle mie immature figuracce l’anno dopo mi ha schiantato con un COLPO di FULMINE facendomi innamorare follemente di uno SCOUT in divisa azzurra e fazzolettone bianco-verde..ma di questo parleremo un’altra volta…

      PS:stasera mi sento sgrammaticata quindi avrò scritto mille strafalcioni.
      PS2: mi sento campionessa mondiale di figure di EMME ...che qualcuno mi venga in aiuto RACCONTANDONE di sue!!!!!:O)
      PS3: Betta ci siamo viste per un minuto ma nulla vieta di trovare il modo di conoscersi!!
      La Sissi

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    3. Sono qui alle prese con una di quelle grane lavorative per risolvere la quale dovrei avere la saggezza del Dalai Lama ed essere così diplomatica da far risultare (al mio confronto) Kofi Annan un rissoso... ma purtroppo quando il buon Dio ha distrinuito queste doti, io ero in fondo alla fila.
      Presa da profondo scoramento, apro il mio blog e mi si materializza davanti la Sissi alle prese con la medicazione di un ano artificiale o (e con questa hai toccato davvero l'apice del comico, tuo malgrado) con un occhio in mano...
      Sono passati venti minuti e io sto ancora ridendo, roba che sei riuscita a farmi notevolmente ridimensionare anche la portata della mia menata lavorativa.
      In quanto alle Olimpiadi delle figure di merda, IO E TE CI SI PIAZZA SEMPRE SUL PODIO, sappilo e appurare che non sono più da sola mi conforta, tu non sai quanto.
      Figure di merda? Tu pensi che non rientri tra le figure di merda quella che, pronti via, ho raccontato come primo post di questo blog? Farsi vedere dal fidanzato fedifrago, dietro al quale nonostante le corna ancora lasci litrate di bava, chiusa dentro a un puzzolente cassonetto (dal quale, giusto per completare l'amena scena, non riesci più a uscire) intenta a spiarlo...ti sembra che possa stare al pari con la tua performance con la non vedente?

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  7. Agosto 2009...necessitiamo di una vacanza come mai. Dove si va? Ovunque non ci sia alcuna fonte di disturbo. Leggiamo svariati depliant e optiamo per la romita isola di vulcano. L'albergo é isolato e ha una mini pedana di cemento per tuffarsi in acqua. ci diciamo: é il nostro. Giunti in loco peró scopriamo che la pedana é crollata e ci si deve recare nella spiaggia pubblica ove si tiene un corso permanente di ballo con musica a volume discotecaro senza sosta. Scazzati e affranti e dopo aver taglieggiato il direttore dell'albergo questi ci consiglia di andare dall'altra parte dell'isola tutti i giorni previo affitto di uno scassatissimo motorino. Il mezzo(ribattezzato Kato-ovvero catorcio) diventa il divertimaento principale della nostra vacanze e le scorribande su e giù per l'isola memorabili. The Rose

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  8. Apro con una parentesi... (ma Betta .... ma che tenera e carina sei in quella foto???? )
    Questa volta non vi racconto un episodio simpatico ma qualcosa di serio....
    La vacanza più scarogniata che mi ricordo fù quella del 2004, al mare in Calabria... Ho proprio rischiato di morire....
    Una grigia giornata caratterizzata da onde altissime....mi divertivo a farmi centrifugare dalle onde fino a quando avevo esaurito le mie forze quindi decido di ritornare a riva.... mah un'onda altissima mi travolge e mi porta sott'acqua... ovviamente nessuno si è reso conto dell'accaduto,
    provo e riprovo a riemergere a galla ma nulla da fare, le mie forze mi stavano abbandonando, mi sentivo come se qualcuno mi stesse tirando dai piedi e non volesse farmi risalire.
    è arrivato il mio momento.... nella mente salutavo tutti i miei cari e promettevo di proteggerli da lassù....
    Una luce bianchissima mi abbaglia e penso.... questo dev'essere il paradiso.
    Tutto accade con lucidità, non ho mai perso i sensi neanche per un secondo, ad un certo punto un pescatore mi strattona un braccio, mio marito l'altro e cercano di tirarmi fuori. Dopo qualche secondo mi ritrovo sulla spiaggia a sputare tutto il Mar Tirreno che avevo ingerito!! Non ci posso credere... sono viva.....

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    1. Per la miseria, Sal... sembra la sceneggiatura di un film!
      Fai la figa tra le onde e poi vedi cosa ti capita?
      Scherzi a parte: sei troppo un' "iron woman"... a te non t'ammazza niente e nessuno, non lo sai?

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  9. Butele e butei la me disaventura le' sta nel lontano 1969 ero una buteleta allora!!!! Son anda" con dei me parenti a Jesolo! Tutto ben per il primo giorno ma po' me son persa fra gli ombrelloni e non ero piu' bona de trovar i me parenti! Go piansu tanto ma tanto finche' un bon omo me ga' porta' da un bagnino e finalmente tramite l'altoparlante me son vegnu a prenderme!!!!altri tempi oggi voialtri giovani avete il cellulare e forse riuscite a non perdarve!!!ciao a tutti son la Matus55

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  10. Saranno passati trent'anni circa ma lo ricordo molto, molto bene. per un anno aspetti il giorno della partenza e finalmente:arriva! destinazione : Vieste. Al terzo giorno di ferie, alla mia adorata bambina compaiono degli strani puntini che in poche ore si trasformano in VARICELLA. E cosi rifai in fretta e furia le valigie e riattraversa la Penisola su una Uno Fire a tutta velocità cospargendo di tanto in tanto col talco mentolato la febbricitante figliola! Eh, son vacanze! Lucrezia da Bologna (New entra, Cassonetto! Sei proprio simpaticamente spiritosa, Betta)

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    1. Oh ma che bello! Benvenuta cara Lucrezia, con te copriamo anche un'altra regione... con un po' di sforzo ce la faremo ad avere una (o un) rappresentante per ognuna.
      La tua è decisamente una disavventura vacanziera da Cassonetto, non c'è che dire!
      P.S. 1 = anche il mio nonno aveva una Uno Fire... di un nemmeno troppo appariscente color blu puffo
      P.S. 2 = Nessuno mi aveva mai definita "simpaticamente spiritosa"!

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