Sì,
ok, lo riconosco: è un po' una reazione infantile. Ma quando
sull'autostrada del Brennero mi sono trovata davanti questo camion e
ho letto la scritta non sono riuscita a non ridere per cinque minuti.
Sarà per una questione eufonica (o cacofonica, dipende dai punti di
vista) ma a me l'idea che uno faccia Scaccabarozzi
di cognome suscita ilarità.
E
dire che io dovrei solo stare zitta.
Il
mio
cognome nove persone su dieci lo sbagliano: o lo scrivono attaccato o
si dimenticano una sillaba finale o lo riescono a declinare in enne
originali varianti. Non mi è andata meglio con quello
“acquisito”.
A dire il vero non amo usarlo ma le poche volte che – ad esempio
nella prenotazione di un albergo, giusto per citare un fatto recente
– mi tocca farlo, è un classico che io venga redarguita
dall'interlocutore.
Scena
tipo:
«Buongiorno,
sono Elisabetta Rosa. Vorrei confermare la prenotazione xy....»
«Per
confermargliela avrei bisogno del cognome, non dei suoi nomi di
battesimo» mi sento precisare con tono sostenuto.
Ma
amica centralinista, dì
per cortesia ai criceti che fanno girare la ruota delle tue sinapsi
neuronali di andare più velocemente:
ti pare che una persona sana di mente si presenterebbe con i suoi
nomi di battesimo tralasciando il cognome?
Sorvolando
su ciò, va detto che, a differenza mia, ci sono parecchie donne del
mondo della politica e dello spettacolo che amano usare il cognome
del coniuge, addirittura alcune continuano a farlo pur non essendo
più al suddetto legate come ad esempio Daniela
Garnero,
meglio conosciuta come Daniela
Santanchè,
o Angela
Dorothea Kasner,
che nonostante sia divorziata dal 1982, conserva ancora il cognome
del primo marito, il signor Merkel.
E
se vi faccio il nome di Hillary
Diane Rodham?
Niente? E dire che da quando nel 2007 si è candidata alla presidenza
degli Stati Uniti d’America è diventata una delle donne più
potenti al mondo. Forse anche grazie all'ingombrante cognome del
marito: Clinton.
Che
dire poi di un caso recentissimo, quello della signora
Carter,
definito dal “Guardian” addirittura una scelta
sovversiva e sconcertante?
Parlo della decisione della ex
single lady Beyoncé
che per il suo nuovo tour mondiale usa il cognome del marito, il
rapper Jay-Z.
Apriti
cielo: giornalisti e addetti ai lavori sul web e sulla carta stampata
gliene hanno dette di tutti i colori chiedendosi perché mai una
delle popstar più famose e ricche al mondo debba, nel XXI secolo,
ancora ricorrere al cognome del coniuge, per giunta meno celebre di
lei. No, ma... dico: sarà libera di usare ciò che vuole o deve
indire un referendum prima?
A
proposito della famiglia Carter – che ha avuto l'ardire di chiamare
la primogenita Blue
Ivy
(che sarebbe una roba tipo “Edera blu”) – e per restare sempre
in tema di nomi, vogliamo dire qualcosa della spiccata propensione
all'eccentricità di alcuni vip?
Prendi
Zowie,
per esempio. Va bene che sei il figlio di David Bowie ma dopo che ti
presenti per la millesima volta come “Zowie Bowie” alla
mille-e-unesima prendi, vai all'anagrafe e o opti per cambiare Bowie
in Scaccabarozzi o concludi che un anonimo Joe sia una perfetta
sostituzione di Zowie.
Non
è andata meglio ai figli di Gwyneth Paltrow e del leader dei
Coldplay Chris Martin – Apple
(Mela) e Moses
(nientemeno!) – né alla figlia di Frank Zappa con l'impegnativo
Moon
Unit
(Unità Lunare) e tanto meno a quella di Rob Morrow, Tu
(ma avete presente? Tu Morrow!).
Si
sono distinti in fatto di originalità anche David e Victoria Beckham
(passi Romeo, ma Brooklyn,
Cruz
e Harper
Seven
sono imbarazzanti), Demi Moore e Bruce Willis (come non copiare la
loro idea di battezzare un'innocente Tallulah
Belle,
espressione che nella lingua degli indiani d'America vuol dire
Cascata Zampillante?) e Nicholas Cage che ha chiamato il suo pargolo
Kal-el,
il nome di Superman quando venne al mondo sul pianeta Krypton.
Forse
andrebbe ascoltato l'accorato appello della figlia di Bob Geldof:
basta con i nomi ridicoli ai bambini! E detto da una che si chiama
Peaches Honeyblossom Michelle Charlotte Angel Vanessa Geldof, per gli
amici Peaches
(cioè Pesche)... La quale forse parla anche a nome delle sue
sorelle, cui non è che sia andata tanto meglio: Fifi
Trixiebelle, Pixie (fatina) e Tiger Lily (Giglio Tigrato).
Complimenti!
E
non è
che i personaggi del jet set nostrano siano da meno in quanto a
bizzarrie
onomastiche.
A casa di Orietta
Berti
tutti i nomi devono cominciare con la O (Osvaldo il marito, Omar e
Otis i figli), Michele Placido ha optato per Violante
e Marta Marzotto per Diamante
mentre la showgirl Elenoire Casalegno e dj Ringo devono essersi
chiesti: «Perché scegliere un banale Maria quando si può
affibbiare alla pupa un bel Swami?».
Ma
la palma del più coraggioso va senz'altro a Ignazio La Russa che ha
chiamato i suoi figli: Geronimo,
Lorenzo
Cochis
e Leonardo
Apache.
A
sentire tutte queste stranezze, viene quasi da dire che è andata
meglio al signor Felice
Mastronzo
e alle signore Chiappa
Rosa
e Zocco
Lara!
Ma che robe simpatiche ma difficili cara Betta te ghe feto!!!!.allora par i nomi le' tutta na poesia! Pensa che mi fasso Bartolo de cognome e quando diso per le prenotassion anca il nome vien fora un gran casin parché non capisson mai le do cose!! Mi diverto persino! Alla fine stanca ghe diso de metter un nome basta che quando mi arrivo go la stanza!! Non sito sola te ghe viso quante personalità son nella. Nostra situassion!! Ciao Betta a presto salutame. Tutte le me amise betoneghe come mi incuranti delle signorine so tutto mi!!? Ciao
RispondiEliminaMatusa che fai Bartolo di cognome, non è che sei di santo Stefano di Cadore??
EliminaChe ho dei parenti su di lì che si chiamano proprio così...
Fammi sapere!! Ciaoo
LaSissi
Scusate ma sapete quale é il nome della compagna che il nostro amico Peta G. ha scelto come moglie? DARIA. The rose
RispondiEliminaIn effetti Peta Daria è notevole...
RispondiEliminaon so per quale associazione d'idee, mi è venuto in mente che durante un'assemblea in aula magna al Liceo, ci hanno raggiunto alcuni compagni di altre sezioni tra cui tale Non-mi-ricordo-il-nome Chiappa (sul cognome sono invece certa).
Fatto sta che non c'erano più sedie e il povero Chiappa aveva pure una gamba ingessata così uno di noi si affaccia alla porta e chiede al bidello «Scusi, ci può portare una sedia per Chiappa?»
Inutile dire che il bidello è arrivato con DUE sedie!
Cara Betta, il tuo post mi ha fatto troppo ridere...non ne sapevo niente delle cose che hai raccontato ma la cosa piu bella di tutte e' che mi fai proprio ridere di gusto. Sei una grande, continua cosi. Benedetta da Locri
RispondiEliminaSette anni fa ho subito uno shock. Per l'esattezza uno shock da ZIA POTENZIALE. Quando ho scoperto che i miei cognati avrebbero chiamato il loro primogenito (e mio primo nipote maschio) LUPO.
RispondiEliminaIO lo capisco che Lupo è un nome MOLTO DIFFUSO (?) in Toscana e che c'è stato anche un famoso Vescovo di non so bene dove che si chiamò così e che fu pure ( e chissà come mai??)Santificato qualche mazzo di secoli fa....MA noi abitiamo in Piemonte e IN QUESTI TEMPI!!! Quindi, SECONDO ME due domande prima di chiamare così tuo figlio te le dovresti pure FARE!!
E anche due previsioni sulle possibili battute che il povero potrebbe tirarsi addosso da parte di ipotetici spietati compagni di scuola.
Senza rinunciare alle figure "marroni" alle quali come sapete sono piuttosto avvezza... fu anche mia la colpa di aver svelato il nome della creatura.
Si era seduti in formazione GRAN PRANZO di FAMIGLIA quand'ecco sorgermi spontanea la domanda "Allora, avete deciso che nome gli darete?" Alla risposta "Si ma preferiremmo dirlo alla nascita..." la sottoscritta rincara la dose.." Francesco? Edoardo? Mattia? Emanuele?..."
Se ne esce mio marito con un candido "Mica lo chiamerete Lapo (si era all'apice della fama dell'Elkann)??
E io bella bella me ne esco ridacchiando con un "Seeee...Lapo, ci manca più solo che lo chiamino LUPO!!"
GELONELLASALADAPRANZO...voi capirete...
L'augurio migliore è che abbia un carattere forte e deciso e che ovviamente sappia portare con ardita convinzione l'importante nome che gli è stato dato...
LaSissi
Che ginepraio la faccenda dei nomi da dare ai pargoli... se poi una ha idee LEGGERMENTE anticonformiste come la sottoscritta ma ha un partner più "classicheggiante": apriti cielo!
EliminaMa questa è materia buona per un post a parte (grazie, geniale Sissi: mi offri sempre brillanti spunti di "approfondimento"!)
Betta sono la suocera ma tu sai che mi ricordo simpaticamente di una persona che la chiamavano la signora Cagarella e di nome lasciamo perdere!!!!!!!!!!!!!!!! Erano altri tempi e i ragazzi invece che farsi di altre cose prendevano. Simpaticamente in giro le persone un abbraccio Io suocera e ti dico ............menomale
RispondiEliminaUn nome segna per sempre un destino. Così pure un cognome. Io di cognome faccio La Malfa. Da una vita mi chiedono "parente dell'onorevole?". In effetti siamo alla XVII legislatura e nelle precedenti sedici, c'è sempre stato un La Malfa presente al Parlamento. Per questo, quando ci sono state le primarie, ci ho fatto un pensierino. Giusto per il gusto di rispondere "ma quale parente: sono proprio io l'Onorevole!"
RispondiEliminaTeto
Beh certo la signora cagarella era leggendaria.....ma che dire dell'iscritta all'università che frequentavo che sfoggiava sui tabelloni il candido nome di Troia Eva ? Sarà pure che il cognome si deve leggere con l'accento sulla i, ma quello sulla o suona molto piú corretto! The rose
RispondiEliminaCARA SISSI ME MARI FA BARTOLO DE COGNOME MA MI SON DE VERONA PRECISAMENTE DE BADIA CALAVENA E PERLATI LE' LA FRASSION COME EL ME COGNOME CIAO MATUSA 55 TE SE PROPRIO SIMPATICA!!!!!!!!!!!
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